Il rinnovo del contratto integrativo regionale per il biennio 2025-2026, che coinvolge gli operai e gli impiegati idraulico-forestali operanti presso l’Assessorato all’Agricoltura e Risorse Naturali e l’Area VdA, si configura come un avanzamento significativo nel riconoscimento del valore del settore e delle sue professionalità.
L’accordo, appena raggiunto, prevede un incremento del 33% dell’integrativo regionale, una misura che risponde all’esigenza di adeguare la retribuzione al costo della vita e alla crescente specializzazione richiesta dal lavoro.
L’intesa non si limita a una mera revisione salariale.
Essa introduce un articolato sistema di indennità e incentivi, strutturato per premiare l’esperienza, l’impegno e la formazione continua.
L’obiettivo è valorizzare la pluralità di competenze presenti nel comparto, che spaziano dalla gestione delle risorse idriche alla selvicoltura sostenibile, dalla prevenzione del rischio incendi alla manutenzione del territorio.
Si tratta di figure professionali cruciali per la salvaguardia dell’ambiente e per lo sviluppo economico della regione, spesso operanti in condizioni operative complesse e remote.
Un elemento distintivo dell’accordo è l’attenzione dedicata alla conciliazione tra vita privata e professionale.
Si riconosce l’importanza di garantire ai lavoratori la possibilità di equilibrare gli impegni lavorativi con le esigenze familiari e personali.
Questo aspetto si traduce in misure concrete, come flessibilità degli orari di lavoro, agevolazioni per l’accesso a servizi di supporto alla famiglia e politiche di promozione della parità di genere.
Le organizzazioni sindacali Fai-Cisl, Flai-Cgil, Savt/Forestali e Uila-Uil hanno espresso particolare soddisfazione per il risultato ottenuto, sottolineando come l’intesa rappresenti un passo avanti nella tutela dei diritti dei lavoratori e nel riconoscimento del ruolo fondamentale del settore idraulico-forestale.
Il documento, ora in fase di finalizzazione, sarà sottoposto a breve a un voto consultivo da parte dei lavoratori, con l’auspicio di una sua approvazione definitiva che sancisca un nuovo capitolo nella storia del lavoro nel territorio.
Si auspica inoltre che questo accordo possa fungere da modello per altri settori, promuovendo un sistema di contratti integrativi che valorizzi le specificità delle professioni e favorisca un ambiente di lavoro equo e sostenibile.







