Il Syndicat autonome valdôtain des travailleurs (SAVT) si schiera a fianco dello sciopero generale indetto dalla CGIL, un gesto di profonda adesione alla causa della Flotilla e al sostegno per Gaza, un territorio martoriato da un conflitto che trascende le cronache giornalistiche per assumere i tratti di una tragica emergenza umanitaria e politica.
La presa di posizione del SAVT non si limita a un mero atto di solidarietà, ma si configura come una denuncia formale della violazione del diritto internazionale perpetrata dal governo israeliano nei confronti degli equipaggi della Flotilla.
L’arresto e la detenzione di persone impegnate in una missione di soccorso umanitario rappresentano un’aberrazione che squarcia il velo delle dichiarazioni di rispetto delle leggi internazionali, esplicitando una realtà di potere in cui la diplomazia, troppo spesso, si rivela impotente.
L’auspicio primario è che i beni essenziali a bordo delle navi – cibo, medicinali, forniture mediche – raggiungano la popolazione di Gaza, un popolo stremato da anni di embargo e conflitto, e che la loro consegna non sia ostacolata da ulteriori atti di forza o ingiustizie.
La negazione di questi aiuti costituirebbe il definitivo annullamento di un gesto di coraggio e di speranza, un’offesa alla dignità umana.
Il SAVT, consapevole della fragilità delle azioni individuali di fronte a un quadro geopolitico complesso, ritiene imprescindibile un impegno attivo e costante da parte del Governo italiano.
Non si tratta di semplici dichiarazioni di intenti, ma di un’azione diplomatica concreta, volta a garantire la sicurezza dei cittadini italiani coinvolti nella missione umanitaria e a esercitare pressioni sul governo israeliano affinché rispetti il diritto internazionale e favorisca la risoluzione pacifica del conflitto.
Questo impegno deve inserirsi in un contesto più ampio di iniziative di pace, finalizzate a porre fine a un genocidio che si consuma davanti agli occhi del mondo.
Il sindacato condanna con fermezza gli episodi di violenza che, purtroppo, hanno contaminato anche il territorio italiano, un riflesso dell’esasperazione e della disperazione generate dal conflitto.
Riconosce l’importanza cruciale di superare le divisioni e di costruire un fronte comune, capace di amplificare la voce della protesta e di generare un impatto più significativo.
L’unità sindacale, estesa alle confederazioni e a tutti gli attori sociali sensibili alla causa, rappresenta la condizione necessaria per un’azione più incisiva e condivisa, capace di influenzare le dinamiche globali e di contribuire alla costruzione di un futuro di pace e di giustizia per Gaza e per il mondo intero.
Il SAVT si impegna a promuovere questo processo di unità e di mobilitazione, convinto che solo attraverso un’azione collettiva e determinata sarà possibile contrastare l’ingiustizia e difendere i valori fondamentali dell’umanità.