Un’azione concreta di solidarietà e un modello di agricoltura responsabile hanno generato, da inizio anno, un significativo apporto alimentare per le famiglie e le persone in stato di necessità della diocesi.
Attualmente, il progetto di collaborazione tra l’Assessorato all’Agricoltura e la Caritas Diocesana ha permesso la distribuzione di 1.809 chilogrammi di prodotti ortofrutticoli, raccolti nei centri agricoli dimostrativi di Châtillon e Saint-Marcel.
Un bilancio positivo, discusso in un incontro tra Andrea Gatto, direttore della Caritas, Marco Carrel, assessore regionale all’Agricoltura, gli operatori dei centri agricoli e i tecnici dell’assessorato, che testimonia l’efficacia di un’iniziativa annuale volta a coniugare produzione agricola, etica sociale e sostegno al bisogno.
L’iniziativa non si limita a un mero trasferimento di risorse, ma incarna un approccio olistico alla produzione alimentare.
Il valore aggiunto risiede nella capacità di trasformare i prodotti coltivati nei centri dimostrativi – veri e propri laboratori di innovazione agricola – in strumenti di inclusione sociale.
L’Assessore Carrel ha sottolineato come l’accordo permetta di valorizzare eticamente la produzione ortofrutticola, offrendo una risposta concreta a situazioni di vulnerabilità.
La gratuità della consegna alla Caritas, che poi gestisce la distribuzione attraverso pacchi alimentari e servizi di ristorazione sociale, crea un circolo virtuoso che coinvolge diversi attori del territorio.
L’elenco dettagliato dei prodotti distribuiti, che include 25 chilogrammi di piccoli frutti, 86 di angurie, 145 di meloni, 65 di insalata, 123 di fagiolini, 25 di cipolle, 322 chilogrammi di zucchine e 682 di pomodori, evidenzia la varietà dell’offerta e la sua capacità di rispondere alle esigenze nutrizionali delle persone assistite.
Questo approccio diversificato contribuisce a migliorare la qualità della dieta e a promuovere un’alimentazione equilibrata, elementi cruciali per il benessere e la dignità delle persone in difficoltà.
Il progetto rappresenta un esempio virtuoso di come l’agricoltura possa essere al servizio della comunità, generando opportunità di lavoro, promuovendo la sostenibilità ambientale e contribuendo a ridurre le disuguaglianze sociali.
La collaborazione tra istituzioni, cooperative agricole e organizzazioni di volontariato dimostra che, attraverso un impegno condiviso, è possibile costruire un futuro più giusto e solidale per tutti.
L’esperienza offerta da Châtillon e Saint-Marcel potrebbe fungere da modello replicabile in altre realtà territoriali, ampliando l’impatto positivo di questa importante iniziativa.