La comunità di Aosta è in lutto per la perdita di Sonia Agrimonti, stimata fisioterapista di 42 anni, spirata martedì mattina in seguito a un incidente stradale avvenuto in via delle Betulle, una zona residenziale a pochi passi dalla sua abitazione.
L’evento, che ha scosso profondamente il tessuto sociale locale, ha innescato un’indagine della Polizia Locale, i cui atti sono destinati a confluire nelle prossime ore nell’Archivio del Pubblico Ministero.
La dinamica, secondo le prime evidenze raccolte dagli agenti e dalle testimonianze dirette, sembra indicare un tragico infortunio.
Sonia Agrimonti, mentre percorreva la strada in sella alla sua bicicletta, ha incontrato un rilevante dosso, un elemento caratteristico del manto stradale in quella porzione di via delle Betulle.
La velocità, presumibilmente eccessiva per quella specifica conformazione del terreno, ha contribuito a proiettare la donna in avanti, facendola rovinare a terra.
L’impatto, seppur apparentemente non gravissimo, ha determinato lesioni incompatibili con la vita.
Nonostante l’immediato intervento del personale medico del 118, le procedure di rianimazione si sono rivelate vane.
La morte è stata dichiarata sul posto.
L’indagine in corso mira ora a chiarire con maggiore precisione la velocità sostenuta dalla donna al momento dell’incidente, valutando il ruolo del dosso nella dinamica e verificando eventuali irregolarità nella manutenzione della strada.
Si stanno inoltre analizzando le condizioni del mezzo in uso, per escludere malfunzionamenti che possano aver contribuito all’infortunio.
Oltre agli aspetti tecnici, l’evento solleva interrogativi sulla sicurezza stradale in contesti urbani residenziali, ponendo l’attenzione sulla necessità di una revisione delle infrastrutture e di una maggiore sensibilizzazione degli utenti della strada, ciclisti e automobilisti, al fine di prevenire simili tragedie.
La scomparsa di Sonia Agrimonti rappresenta una perdita significativa per la città, lasciando un vuoto incolmabile tra i suoi cari e i colleghi.
La comunità si stringe in un abbraccio commosso, ricordando una figura professionale apprezzata e una persona benvoluta.