La Val d’Aosta, con la sua peculiare identità culturale e geografica, sta progressivamente consolidando un modello educativo che trascende i confini regionali, radicandosi in una visione europea più ampia e ambiziosa.
L’impegno della Regione in questo percorso, testimoniato dalla recente iniziativa formativa a Bruxelles dedicata al Programma Erasmus+, non è semplicemente una partecipazione, ma una dichiarazione di intenti: posizionare il sistema scolastico valdostano come attore chiave nella costruzione di un futuro educativo condiviso.
L’eccellenza della scuola non si misura unicamente in termini di risultati accademici o infrastrutture all’avanguardia, bensì nella sua capacità di formare cittadini globali, consapevoli delle sfide e delle opportunità di un mondo in rapida trasformazione.
Questo implica una profonda revisione dei paradigmi educativi, un superamento delle prospettive localistiche e un’apertura incondizionata verso l’esperienza internazionale.
L’iniziativa Erasmus+, lungi dall’essere un mero strumento di finanziamento, rappresenta un’opportunità irripetibile per docenti e dirigenti scolastici valdostani di acquisire competenze specialistiche nella progettazione di attività transnazionali.
Questi progetti, spesso focalizzati su temi cruciali come l’inclusione sociale, la sostenibilità ambientale, la promozione della cultura e dell’innovazione digitale, consentono di costruire ponti tra diverse realtà educative, favorendo lo scambio di buone pratiche e la condivisione di esperienze significative.
L’assessore regionale all’istruzione, Erik Lavevaz, sottolinea come la partecipazione a questi programmi non sia solo un arricchimento professionale per i singoli docenti, ma un investimento strategico per l’intero sistema scolastico valdostano.
Un docente formato in questo modo, in grado di integrare le esperienze internazionali nel proprio insegnamento, diviene un moltiplicatore di competenze, in grado di ispirare e motivare i propri studenti ad affrontare le sfide del futuro con spirito critico e apertura mentale.
L’assessore agli affari europei, Leonardo Lotto, aggiunge un ulteriore tassello di riflessione, evidenziando come l’esperienza europea non sia solo un arricchimento culturale, ma un vero e proprio strumento di rafforzamento dell’identità regionale.
Conoscere e comprendere le diverse realtà europee, apprezzare le specificità di ogni cultura, favorisce un senso di appartenenza a una comunità più ampia, stimolando al contempo la valorizzazione del patrimonio locale.
La formazione a Bruxelles si inserisce in un quadro più ampio di politiche regionali volte a promuovere l’integrazione europea nel tessuto sociale ed economico valdostano.
Investire nell’istruzione, formare docenti e dirigenti scolastici, creare opportunità di mobilità e di scambio culturale, significa investire nel futuro della Valle d’Aosta, proiettandola verso un ruolo sempre più attivo e propositivo all’interno dell’Unione Europea.
Questo percorso, costantemente alimentato da nuove iniziative e da un rinnovato spirito di collaborazione, mira a costruire una scuola che sia non solo eccellente, ma anche profondamente europea, capace di interpretare e di affrontare le sfide del XXI secolo con competenza, creatività e un profondo senso di responsabilità.







