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martedì 18 Novembre 2025

Valle d’Aosta: Elezioni sotto scrutinio, giornata decisiva al TAR

Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Valle d’Aosta si appresta ad affrontare una sessione decisiva il 29 gennaio, con un calendario di udienze pubbliche che solleva interrogativi cruciali sulla legittimità delle recenti elezioni amministrative e regionali.
Al centro della discussione, il ricorso presentato da Giovanni Girardini, esponente del centrodestra, che contesta l’esito delle elezioni comunali di Aosta.

La sfida, apparentemente marginale in termini numerici – una differenza di quindici voti – nasconde potenziali implicazioni significative per la composizione del consiglio comunale e la governance locale.
Girardini, sostenuto dai suoi elettori, mette in discussione la correttezza delle operazioni di scrutinio e, implicitamente, l’affidabilità del risultato che ha portato all’elezione di Raffaele Rocco e della vice Valeria Fadda, espressione di un’ampia coalizione di forze politiche – Uv, Pd, Sa-Rv, Pla e Rev.
La data fissata per l’udienza non è un mero dettaglio procedurale, ma segna un momento di potenziale svolta per l’amministrazione comunale, costretta finora ad operare in un contesto di contenzioso legale.
Il TAR, chiamato a valutare la sussistenza di eventuali vizi procedurali o irregolarità che possano aver inficiato il risultato, assume un ruolo di garante della democrazia e della corretta applicazione delle norme elettorali.
L’udienza del 29 gennaio si presenta particolarmente densa, con l’agenda che include ben tre ulteriori ricorsi elettorali di notevole rilevanza.

Il primo, promosso dalle cittadine Monica Glassier e Sabrina Marando, ambisce a un annullamento radicale, mirando a invalidare la proclamazione di tutti gli eletti alle elezioni regionali.

Questo ricorso, di carattere più ampio, solleva interrogativi generali sulla trasparenza e la correttezza del processo elettorale regionale, potenzialmente mettendo in discussione la legittimità dell’intero consiglio.
Successivamente, Alleanza Verdi e Sinistra fa ricorso per tutelare la candidatura di Andrea Campotaro, primo escluso dalla lista, lamentando una presunta disparità di trattamento rispetto a Cristina Machet, eletta in suo posto.

Questo caso specifico pone l’attenzione sulla corretta applicazione delle regole di ripartizione dei seggi e sulla necessità di garantire l’effettiva rappresentanza delle diverse sensibilità politiche presenti nel territorio.

L’esito di questa disputa potrebbe avere ripercussioni significative sulla composizione del consiglio regionale e sulle dinamiche politiche locali.

Infine, il TAR dovrà esaminare un’ulteriore iniziativa riguardante l’esito delle elezioni comunali di Champdepraz, dettaglio che testimonia l’ampiezza delle preoccupazioni e le controversie emerse a seguito delle recenti tornate elettorali nella regione.
L’insieme di questi ricorsi rappresenta una sfida importante per il TAR, chiamato a bilanciare la necessità di garantire il diritto di ricorso con l’urgenza di assicurare la stabilità delle istituzioni e la continuità dell’azione amministrativa.

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