lunedì 18 Agosto 2025
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Aosta

Valle d’Aosta: Incendio fuori controllo, emergenza e restrizioni.

Un’area estesa, pari a circa 40 ettari, è stata interessata da un vasto incendio che ha colpito la media Valle d’Aosta nelle ultime ventiquattro ore, manifestando un’intensità inusuale per il periodo.
L’evoluzione della situazione ha portato il fuoco a concentrarsi prevalentemente nei territori comunali di Verrayes e Saint-Denis, in particolare nelle zone di Grand Brison, dove la morfologia montuosa e la fitta vegetazione rappresentano una sfida significativa per le operazioni di spegnimento.

La risposta all’emergenza vede coinvolte risorse umane e mezzi considerevoli.

Oltre alle tre squadre di vigili del fuoco professionisti, coordinate dal Comando provinciale, un esercito di volontari, stimato in una cinquantina di persone, opera instancabilmente, affiancato da undici agenti forestali esperti nella gestione del territorio e quattro operai specializzati nelle attività antincendio boschivo.
Il contributo aereo è assicurato da tre elicotteri che, grazie alla loro manovrabilità, sono in grado di raggiungere zone impervie e di effettuare interventi mirati con lancio di acqua.
La sicurezza della popolazione e la continuità delle operazioni di soccorso impongono restrizioni alla circolazione.
A scopo precauzionale, sono state chiuse al traffico la strada regionale 12 che collega Saint-Denis alle località di Petit Brison e Grand Brison e la strada regionale 11 nel tratto che collega Verrayes a Marseiller, un provvedimento necessario per garantire la libertà di manovra delle squadre di terra e aerea.
La pressione sulle risorse idriche locali è un ulteriore elemento di preoccupazione.
Il Comune di Verrayes ha diramato un avviso urgente rivolto a tutta la popolazione, sollecitando una significativa riduzione del consumo di acqua su tutto il territorio.

Tale misura mira a favorire il rapido ripristino dei livelli delle vasche antincendio, fondamentali per rifornire gli aerei e i mezzi di terra, e a preservare la disponibilità di acqua potabile per le esigenze primarie.

L’evento evidenzia, inoltre, la crescente vulnerabilità degli ecosistemi montani, esacerbata dai cambiamenti climatici e dall’aumento del rischio incendi, richiedendo una riflessione più ampia sulle strategie di prevenzione e gestione del territorio, con un focus sulla resilienza delle comunità locali e sulla protezione del patrimonio naturale.

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