giovedì 4 Settembre 2025
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Aosta

Valle d’Aosta, ricorso urgente: sfida la riforma del voto.

Un’azione di tutela della legalità e garanzia del diritto di voto, preclusiva di potenziali contestazioni post-elettorali, ha portato al deposito di un ricorso urgente presso il Tribunale di Aosta.
L’iniziativa, promossa da Avs-Rete Civica e coordinata dal giurista Giovanni Boggero, mira a definire preventivamente la legittimità del diritto attivo e passivo di voto per nove individui – Marco Debernardi, Luigi Giunta, Milena Gualtieri, Piero Lucat, Katya Foletto, Massimiliano Kratter, Manuela Nasso, Elio Riccarand, Chiara Minelli – in vista delle prossime elezioni regionali valdostane.

Al centro della questione si colloca l’applicazione, da parte dell’amministrazione regionale, di una riforma del sistema elettorale che introduce il voto di preferenza, passando da un’unica preferenza a un sistema di tre preferenze.
Questa modifica, già approvata tramite referendum del 10 agosto, solleva interrogativi circa la sua retroattività e la sua compatibilità con il principio della certezza del diritto, cardine del processo democratico.
Secondo l’interpretazione giuridica sostenuta da Boggero, la legge elettorale non può subire modifiche significative nel periodo intercorso tra la convocazione dei comizi elettorali (25 luglio) e lo svolgimento delle elezioni.
La legge, infatti, deve essere nella sua forma definitiva al momento della convocazione, altrimenti si compromette la parità di condizioni tra i candidati e la trasparenza del processo elettorale.
L’approvazione referendaria, pur essendo legittima, ha concluso un processo legislativo successivo alla fissazione della data elettorale, rendendo contestabile l’applicazione immediata della nuova disciplina.
L’azione legale si configura come misura preventiva, volta a scongiurare la possibilità che, a elezioni concluse, il verbale di proclamazione degli eletti venga impugnato, generando incertezza e potenziali contestazioni prolungate.
Il ricorso d’urgenza, depositato il 29 agosto, sollecita una pronuncia cautelare rapida, basata su un’analisi sommaria degli atti presentati dai ricorrenti, secondo la procedura del decreto inaudita altera parte, che consente di disporre misure urgenti anche in assenza di una completa audizione delle controparti.
In alternativa, il giudice civile si riserva il potere di valutare la questione in maniera più approfondita.
Boggero, sottolinea la natura apolitica dell’incarico ricevuto, ribadendo la propria disponibilità ad assistere qualsiasi forza politica nel perseguimento della legalità e della giustizia.

L’iniziativa si prospetta come un precedente potenzialmente significativo non solo per la regione Valle d’Aosta, ma anche per altre realtà territoriali italiane, aprendo un dibattito cruciale sul rispetto dei principi fondamentali del diritto elettorale e sulla tutela del processo democratico.

L’azione rappresenta, in sintesi, un baluardo contro l’arbitrarietà e un monito alla responsabilità degli organi legislativi nell’ambito della gestione del diritto di voto.

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