Un Nuovo Patto per la Valle d’Aosta: Oltre le Divisioni, Verso un Autonomismo CostruttivoIn un momento cruciale per il futuro della Valle d’Aosta, gli Autonomisti di Centro presentano un’iniziativa che ambisce a superare le tradizionali fratture ideologiche e a costruire un progetto politico condiviso, radicato nel territorio ma proiettato verso l’Europa.
L’evento, tenutosi ad Arvier, non si configura come un semplice lancio di campagna elettorale, bensì come l’atto fondante di un’aspirazione collettiva: la definizione di una Valle d’Aosta autonoma, prospera e resiliente.
Morena Comoli, esponente di Pour l’Autonomie, ha sottolineato con forza l’imperativo di un autonomismo inclusivo, capace di abbracciare l’intera comunità valdostana.
L’autonomia non è concepita come un mero strumento di rivendicazione formale, bensì come la chiave per sbloccare il potenziale inespresso del territorio, promuovendo un modello di sviluppo sostenibile e innovativo.
L’obiettivo è decostruire le narrazioni polarizzanti che spesso hanno caratterizzato il dibattito politico regionale, evitando accuse reciproche e pregiudizi ideologici.
L’autentico autonomismo, secondo Comoli, si dimostra con azioni concrete, ascoltando le esigenze dei cittadini e proponendo soluzioni pragmatiche che tengano conto delle specificità locali.
Il presidente di Rassemblement Valdôtain, Davide Bionaz, ha aggiunto una prospettiva ancorata alla concretezza economica.
La sua visione punta a ristabilire la credibilità dell’autonomismo attraverso la difesa dell’iniziativa privata e la piena attuazione della Zona Franca prevista dallo Statuto speciale.
Questa misura, se realizzata, potrebbe generare significative opportunità di crescita economica per le imprese valdostane, creando un polo commerciale attrattivo a livello europeo.
Inoltre, Bionaz ha proposto un ambizioso “bonus energia valdostano”, un intervento mirato a mitigare l’impatto dei costi energetici, che appesano famiglie e imprese in un contesto di crescente incertezza.
Ronny Borbey, segretario di Stella Alpina, ha ricordato l’importanza fondamentale del contatto diretto con i cittadini, sottolineando il valore inestimabile di un comizio come spazio di confronto genuino.
Questo momento di dialogo rafforza il legame con i 35 candidati e contribuisce a definire le priorità del progetto politico.
Tra queste, spiccano le politiche familiari strutturali, essenziali per garantire il futuro demografico della Valle d’Aosta, e la trasformazione dell’università in un vero motore di sviluppo regionale, capace di attrarre talenti e di generare innovazione.
Borbey ha inoltre ribadito l’importanza di acquisire piena competenza sulle concessioni idroelettriche, una risorsa strategica che dovrebbe produrre benefici diretti per la comunità valdostana.
L’iniziativa degli Autonomisti di Centro si presenta come un tentativo di riscoprire il senso originario dell’autonomia, un progetto di sviluppo condiviso che ambisce a coniugare la salvaguardia dell’identità valdostana con l’apertura all’Europa e al mondo.
Un patto nuovo, fondato sulla fiducia, sulla responsabilità e sulla visione di un futuro prospero per tutti i cittadini della Valle d’Aosta.