L’architettura politica della Valle d’Aosta si configura ora in una fase di delicata definizione.
L’Union Valdotaine, forza propulsiva del nuovo scenario consiliare, ha avviato un percorso di concertazione con i gruppi politici che ne comporranno la coalizione di governo.
Al centro della discussione non si collocano solo le tradizionali questioni di spartizione degli assessorati e definizione dei ruoli istituzionali, ma soprattutto l’elaborazione di un nuovo paradigma di governance, improntato alla collaborazione e alla trasparenza.
Il primo confronto, descritto come “interlocutorio” ma carico di implicazioni, ha visto protagonisti i delegati dell’Union Valdotaine e i rappresentanti degli Autonomisti di Centro, figure chiave in un quadro politico che ricerca stabilità e coerenza programmatica.
La presenza di Ronny Borbey (Stella Alpina) e Aldo Di Marco (Pour l’Autonomie) testimonia l’importanza di questo gruppo, tradizionalmente orientato alla difesa dell’autonomia regionale e alla ricerca di un equilibrio tra le diverse istanze territoriali.
L’incontro, seppur breve, ha avuto il merito di gettare le basi per un dialogo costruttivo, aprendo le porte a ulteriori confronti con le altre componenti della maggioranza potenziale.
Domani, l’Union Valdotaine incontrerà il Partito Democratico, attualmente parte della coalizione uscente, e successivamente si confronterà con le altre forze politiche presenti nel Consiglio Valle.
Un aspetto cruciale del processo decisionale è rappresentato dall’analisi della legittimità giuridica dell’eventuale ricomposizione del Governo regionale con la riconferma del Presidente uscente, Renzo Testolin, e del Vice Presidente, Luigi Bertschy.
In questo senso, il Consiglio Regionale ha incaricato il costituzionalista Nicola Lupo di fornire un parere “pro veritate” sulla compatibilità della loro partecipazione con le stringenti disposizioni regionali relative al limite dei cumuli di mandati.
Tale consulto è destinato a chiarire la via interpretativa più appropriata, evitando contenziosi futuri e garantendo la piena conformità alla legge.
L’intera operazione si preannuncia complessa e articolata, richiedendo una profonda riflessione sui principi fondamentali dell’ordinamento regionale e sulla necessità di bilanciare le aspettative dei diversi soggetti coinvolti.
L’obiettivo finale è quello di formare un esecutivo solido e rappresentativo, in grado di affrontare le sfide che attendono la Valle d’Aosta e di rispondere alle legittime istanze dei suoi cittadini.