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Valle d’Aosta: Vaccinazione Obbligatoria contro la Dermatite Nodulare

La Valle d’Aosta ha avviato una campagna di vaccinazione obbligatoria contro la dermatite nodulare contagiosa (DNC), una patologia infettiva e altamente contagiosa che colpisce il bestiame bovino, con implicazioni significative per l’economia zootecnica e la sicurezza alimentare.
L’iniziativa, sancita da un Piano regionale approvato il 7 agosto e reso operativo a partire dai confini con la Francia, risponde a una crescente pressione epidemiologica e all’imperativo di tutelare il patrimonio zootecnico valdostano, integrandosi in un quadro normativo europeo sempre più stringente.

La DNC, causata da un virus del genere *Orfivirus*, provoca lesioni nodulari cutanee e sottomucose, compromettendo la produttività animale e con potenziale impatto sulla produzione di latte e carne.
La sua elevata trasmissibilità, favorita dai movimenti di bestiame e dalla presenza di vettori come insetti e parassiti, rende la vaccinazione uno strumento cruciale per il controllo e l’eradicazione della malattia.
Il Piano di vaccinazione prevede una serie di restrizioni alla movimentazione del bestiame, calibrate in base alla zona di sorveglianza e alla destinazione geografica.

Un periodo di attesa di almeno 28 giorni dalla vaccinazione è obbligatorio prima di poter movimentare i bovini al di fuori della zona di sorveglianza, un vincolo necessario per garantire che il vaccino abbia sviluppato una risposta immunitaria adeguata.

Le normative europee impongono standard rigorosi per la movimentazione del bestiame in aree a rischio, al fine di prevenire la diffusione della malattia in nuovi territori.

La complessità delle regole sulla movimentazione riflette l’interconnessione del sistema zootecnico regionale con le aree limitrofe, in particolare la Francia, da cui la DNC ha origine e da cui periodicamente si registrano focolai.

Per i capi che devono essere spostati in Piemonte o in altre regioni italiane, il periodo di attesa sale a 60 giorni, accompagnato da ulteriori requisiti, tra cui l’assenza di focolai recenti nel raggio di 20 chilometri e la vaccinazione preventiva del bestiame presente in un raggio più ampio, pari a 50 chilometri.

Queste misure, seppur restrittive, mirano a garantire la sicurezza del bestiame in tutta la regione e a preservare l’accesso ai mercati nazionali ed europei.

La campagna vaccinale si pone l’obiettivo di immunizzare i circa 35.000 bovini presenti in Valle d’Aosta, di cui circa 3.900 provenienti dal Piemonte, con una parte di questi ultimi localizzati nella zona di sorveglianza.

La durata stimata per completare la vaccinazione è di circa due mesi, un arco temporale che richiede un’organizzazione logistica accurata e la collaborazione di veterinari, allevatori e autorità sanitarie.

L’iniziativa rappresenta un investimento strategico per la salvaguardia del settore zootecnico valdostano, un pilastro fondamentale dell’economia regionale, e per la protezione della salute pubblica.

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