mercoledì 20 Agosto 2025
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Valle d’Aosta: Vaccinazione Obbligatoria contro la DNC, Allevatori al Fianco

La Valle d’Aosta sta conducendo un’ambiziosa campagna di vaccinazione obbligatoria contro la dermatite nodulare contagiosa (DNC), una malattia batterica altamente contagiosa che colpisce il bestiame bovino, minacciando l’economia zootecnica regionale.

Ad oggi, oltre quattordicimila capi di bovino hanno ricevuto la vaccinazione, rappresentando un passo significativo verso il raggiungimento dell’obiettivo di copertura previsto dal piano regionale, che interessa l’intera popolazione bovina di 34.758 capi presente nel territorio.

L’iniziativa, avviata il 9 agosto, si è inizialmente concentrata sulla zona di sorveglianza, ovvero i comuni più esposti al rischio di contagio a seguito dei recenti focolai transfrontalieri in Francia.

Questa fase precauzionale mirava a contenere tempestivamente la potenziale diffusione della malattia.

Successivamente, l’operazione si è estesa all’intero territorio regionale, dimostrando un approccio proattivo e completo nella gestione del rischio sanitario.

Il piano vaccinale obbligatorio non è solo una misura di prevenzione, ma anche un pilastro fondamentale per la salvaguardia del patrimonio zootecnico valdostano.

La DNC, se non adeguatamente controllata, può causare gravi perdite economiche per gli allevatori, non solo per gli abbattimenti degli animali infetti, ma anche per la riduzione della produttività e la perdita di mercato.

La Regione Valle d’Aosta, consapevole della delicatezza della situazione, ha previsto un sistema di sanzioni amministrative, variabili tra i 2.000 e i 20.000 euro, per gli operatori che non collaborano con l’attuazione del piano vaccinale.
Tuttavia, l’approccio prevalente è stato quello del coinvolgimento e della sensibilizzazione.

Le squadre di veterinari, attive sul territorio, stanno privilegiando l’illustrazione dei benefici della vaccinazione, fornendo informazioni dettagliate sull’efficacia del siero e sulle conseguenze della malattia.

Questo approccio mira a ottenere la piena adesione degli allevatori, evitando l’applicazione delle sanzioni, che comporterebbero anche la perdita del diritto agli indennizzi in caso di abbattimento.
Finora, i casi di rifiuto si sono rivelati sporadici, testimoniando una generale comprensione dell’importanza della misura.

L’attenzione è focalizzata sulla creazione di un rapporto di fiducia tra le autorità sanitarie e gli allevatori, riconoscendo il ruolo cruciale di questi ultimi nella tutela della salute del bestiame e della sicurezza alimentare regionale.

La campagna vaccinale rappresenta, quindi, un investimento a lungo termine per la sostenibilità del settore zootecnico valdostano e per la protezione della reputazione dei suoi prodotti.

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