Il Tor des Géants 2025, l’epica sfida ultratrail che incrocia e ripercorre i confini della Valle d’Aosta, ha visto trionfare il francese Victor Richard, siglando una vittoria che non solo ha coronato la sua preparazione, ma ha riscritto i limiti della competizione.
Al traguardo di Courmayeur, dopo un’estenuante prova di resistenza durata 66 ore e 8 minuti, Richard ha cancellato il precedente primato, detenuto dal leggendario Franco Collé, abbattendo il muro delle 66 ore e 39 minuti con un margine di oltre mezz’ora.
La sua performance non è stata solo una questione di velocità, ma un’incarnazione di resilienza, strategia e profonda conoscenza del territorio.
Affrontare i 335,6 chilometri e i 24.000 metri di dislivello del percorso richiede una preparazione atletica estrema, ma anche una gestione impeccabile delle risorse, un’abilità nel leggere i segnali del corpo e un’abilità quasi mistica nel gestire le condizioni meteorologiche variabili che caratterizzano l’ambiente alpino.
Dietro al vincitore, la lotta per gli altri gradini del podio maschile si è conclusa con un arrivo simultaneo, un’immagine suggestiva di sportività e condivisione dell’esperienza: Simone Corsini, proveniente dalla provincia di Reggio Emilia, e il francese Martin Perrier hanno tagliato il traguardo insieme, dopo 71 ore e 48 minuti di corsa ininterrotta.
Un arrivo che testimonia la durezza della prova e la capacità di questi atleti nel mantenere un ritmo sostenuto per un periodo di tempo così prolungato.
La competizione femminile, al momento della stesura di questo resoconto, è ancora in corso, con un gruppo ristretto di atlete di alto livello impegnate in una sfida avvincente.
L’olandese Noor Van Der Veen, la britannica Natalie Taylor, l’italiana Lisa Borzani e la connazionale Melissa Paganelli si contendono la vetta, ciascuna portando con sé un bagaglio di esperienza e un approccio tattico differente.
Il Tor des Géants non è solo una gara di resistenza fisica, ma anche una prova di forza mentale, un test di determinazione che mette alla prova i limiti umani di fronte alla maestosità delle Alpi.
La loro lotta continua a incantare gli spettatori e a dimostrare la bellezza dello sport estremo.
L’esito finale della competizione femminile promette di essere altrettanto emozionante e memorabile.








