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venerdì 14 Novembre 2025

Brassaï aosta: un successo di pubblico e cultura.

La mostra “Brassaï.

L’occhio di Parigi”, conclusasi il 9 novembre presso il Centro Saint-Bénin di Aosta, ha generato un significativo riscontro di pubblico, attestandosi a 4.056 ingressi.
Un dato che l’assessorato regionale all’Istruzione, Cultura e Politiche Identitarie qualifica come successo, testimoniando l’interesse del territorio per un patrimonio artistico di tale rilevanza.
L’evento, più che una semplice esposizione, si è configurato come un’esperienza immersiva, arricchita dal contributo degli allievi del Liceo Musicale di Aosta.

Sotto la direzione del docente Lorenzo Barbera, i giovani musicisti hanno creato un suggestivo percorso sonoro, intrecciando melodie e sonorità del Novecento con le potenti immagini di Brassaï, amplificandone l’impatto emotivo e concettuale.
La retrospettiva, curata con meticolosità da Philippe Ribeyrolles, figura di spicco nella critica fotografica e figlio dell’artista, ha offerto un’analisi approfondita e inedita dell’opera di Brassaï Gábor.
Lungi dall’essere una mera celebrazione del celebre fotografo, la mostra ha rivelato le sfaccettature di un artista complesso e innovativo, capace di trascendere i confini della fotografia documentaria per accedere a una dimensione poetica e simbolica.

L’esposizione, comprendente oltre 150 stampe d’epoca, ha integrato sculture, documenti personali e oggetti che restituivano un ritratto intimo e completo dell’uomo dietro l’obiettivo.

Il focus centrale della mostra è stato l’indagine della Parigi di Brassaï, una città vibrante e multiforme che il fotografo ha saputo cogliere nella sua essenza più autentica.
Dalle periferie operaie alle maestose architetture simbolo, dalla moda effimera ai ritratti di figure artistiche dell’epoca, fino ai graffiti spontanei e all’effervescente vita notturna, Brassaï ha immortalato un’epoca e un’identità culturale.
Queste immagini, divenute iconiche, non solo documentano il passato, ma continuano a plasmare la nostra percezione della Ville Lumière, alimentando un immaginario collettivo ricco di suggestioni e significati.
La mostra è stata accompagnata da un catalogo bilingue (italiano-francese) edito da Silvana Editoriale, che raccoglie saggi critici di Philippe Ribeyrolles, Daria Jorioz, Silvia Paoli e Annick Lionel-Marie, offrendo un’ulteriore chiave di lettura per comprendere la poetica e il contesto storico dell’opera di Brassaï, un testimone privilegiato di un’epoca di trasformazioni sociali, artistiche e culturali.

L’evento, dunque, si configura non solo come una mostra, ma come un vero e proprio viaggio nell’anima di una città e nella mente di un artista che ha saputo elevarla a simbolo universale di bellezza e mistero.

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