giovedì 4 Settembre 2025
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Festival di Fine Estate: Teatro, Poesia e.

Il Festival di Fine Estate, inaugurato alla Maison des Artistes Bard, si configura come un crocevia di voci e linguaggi artistici, un’immersione in tre giorni dedicati alla riflessione e all’esplorazione delle profondità dell’animo umano attraverso il teatro, la poesia e la narrazione.
La direzione artistica di Stefania Tagliaferri e Verdiana Vono ambisce a creare un dialogo fertile tra il pubblico e gli artisti, offrendo un’esperienza culturale ricca di sfumature e stimoli intellettuali.

L’evento si apre con l’imperioso intervento di Marco Baliani, figura cardine del panorama teatrale contemporaneo, noto per aver rivoluzionato il genere con il suo “Teatro di Narrazione”.
Il 12 settembre, Baliani porterà in scena *Kohlhaas*, uno spettacolo che, nato oltre trent’anni fa, ha segnato un punto di svolta nella sua carriera e nel modo di concepire la relazione tra attore e spettatore.
L’adattamento di un evento storico, ispirato al racconto di Heinrich von Kleist, non si limita a una mera riproposizione del passato; piuttosto, si trasforma in un’indagine acuta e provocatoria sul concetto di giustizia, sulla fragilità delle istituzioni e sulla ribellione individuale di fronte all’arbitrio del potere.
*Kohlhaas* non è solo uno spettacolo; è un’esperienza sensoriale e intellettuale che mette a confronto il pubblico con le ambiguità della moralità e la complessità delle dinamiche sociali.
Prima di Baliani, alle 18, sarà la volta di Daniele Timpano, con *Poemi Focomelici*, un lavoro che fonde performance, musica e improvvisazione, in un’esplosione di energia e creatività.

Il giorno seguente, sabato 13 settembre, Giulia Coccovilli guiderà il pubblico in un viaggio suggestivo alla scoperta di 111 luoghi significativi della Valle d’Aosta, svelandone storie e peculiarità, in una celebrazione del patrimonio culturale e paesaggistico regionale.
La serata sarà poi dedicata all’omaggio alla poetessa e performer Patrizia Vicinelli, con il Gruppo Rmn che darà voce e corpo alle sue opere, in una performance che unisce parole, immagini e suoni, creando un’esperienza immersiva e coinvolgente.
Il festival si conclude domenica 14 settembre con la giovane Sofia Zoli, artista di poesia performativa, che con *L’ora dei ciliegi*, un’esplorazione intensa e malinconica attraverso lo slam poetry, offrirà una prospettiva inedita e commovente sul tema del tempo che passa e della perdita.
Parallelamente alla programmazione degli spettacoli, il laboratorio “Il mondo salvato dalle ragazzine”, ispirato alle opere di Elsa Morante, guidato dalle direttrici artistiche, offrirà ai partecipanti l’opportunità di esplorare la forza dell’immaginazione e il potere trasformativo della narrazione, invitandoli a riflettere sul ruolo dell’arte come strumento di consapevolezza e di cambiamento sociale.
Il Festival di Fine Estate si propone, dunque, come un momento di incontro e di scambio culturale, un’occasione per riscoprire la bellezza e la forza del racconto, in tutte le sue forme espressive.

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