“The First Thursday – Mutamenti Urbani” riemerge come un fulcro di innovazione e dialogo, trasformando il campus universitario della Valle d’Aosta in un ecosistema dinamico di progettazione collettiva.
Questa rassegna, nata con l’ambizioso scopo di plasmare il futuro delle città e del territorio alpino, si rinnova per l’edizione 2025-2026, espandendo i propri confini con un approccio olistico che intreccia cultura, ricerca scientifica e partecipazione attiva dei cittadini.
L’apertura, il 6 novembre alle ore 18 presso l’Aula L1 (via Monte Vodice, Aosta), sarà curata da “Women’s Rights VdA” con un focus sulla connessione tra diritti delle donne, arte pubblica e sostenibilità.
L’evento presenterà i risultati e l’evoluzione del progetto PRIN “BorderArt(E)Scapes”, un’indagine interdisciplinare che esplora l’interazione tra arte contemporanea, antropologia e i paesaggi di confine, aree spesso segnate da tensioni sociali, identitarie e ambientali.
La partecipazione è libera, ma soggetta ad esaurimento posti; la prenotazione online è fortemente consigliata tramite il link: https://www.eventbrite.com/e/biglietti-womensrightsvda-presenta-mutamenti-urbani-arte-pubblica-e-sostenibilita-1813251166049.
Oltre a Women’s Rights VdA, che introduce una lente di genere cruciale nella riflessione sui mutamenti urbani, una nuova iniziativa, “Round Road”, si propone come elemento centrale dell’edizione.
“Round Road” non è semplicemente un workshop, ma un vero e proprio laboratorio aperto, un crocevia dove dati, idee e prospettive diverse si incontrano e si confrontano.
Il suo scopo è di generare soluzioni innovative per il futuro della Valle d’Aosta, promuovendo una visione condivisa e partecipata.
L’iniziativa si focalizza in particolare sulla valorizzazione del talento locale, con l’obiettivo di identificare e supportare giovani ricercatori.
A tal fine, sono state istitute quattro borse di studio dedicate agli studenti dell’Università della Valle d’Aosta, incoraggiando la loro ricerca su temi cruciali per lo sviluppo sostenibile del territorio: dalla riqualificazione del patrimonio edilizio storico alla gestione delle risorse idriche, passando per l’innovazione nel settore turistico e la promozione di un’economia circolare.
Il progetto mira a creare un circolo virtuoso in cui la ricerca accademica alimenta l’innovazione sociale e il progresso economico della regione.
La rassegna, sostenuta da Bcc Valdostana, si configura quindi come un investimento strategico nel futuro della Valle d’Aosta, un laboratorio vivente di idee e soluzioni per un domani più sostenibile e inclusivo.








