Il 29 ottobre, Palazzo Roncas ad Aosta si configura come un punto di convergenza cruciale per il futuro del patrimonio culturale italiano, ospitando la prima giornata formativa del progetto “Le risorse culturali digitali e il loro ciclo di vita”, promossa dall’Hub Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta di “Dicolab.
Cultura al digitale”.
Questa iniziativa, parte integrante del sistema formativo sostenuto dal Ministero della Cultura – Digital Library nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) Cultura 4.0, concretizza l’impegno della Scuola Nazionale del Patrimonio e delle Attività Culturali, finanziata dall’Unione Europea attraverso Next GenerationEU, per la trasformazione digitale del settore.
L’evento non si limita a una mera illustrazione di tecniche di digitalizzazione, ma si propone di delineare un approccio olistico alla gestione delle risorse culturali digitali, analizzando l’intero arco del loro esistenza.
Il mattino, dedicato a un seminario intensivo (10:00-13:00), mira a fornire ai professionisti del settore – curatori, archivisti, bibliotecari, restauratori – gli strumenti concettuali per affrontare le sfide poste dalla digitalizzazione.
Si tratta di un’occasione per riflettere strategicamente sull’evoluzione delle collezioni digitali, anticipando modelli di fruizione futura e individuando modalità innovative per il riuso e la valorizzazione del patrimonio, superando l’approccio lineare di conversione digitale.
L’accento sarà posto sull’interoperabilità dei dati, la sostenibilità a lungo termine e la capacità di adattamento alle nuove tecnologie e alle mutate esigenze del pubblico.
Il pomeriggio (14:30-17:30) sarà dedicato a un corso pratico, “Digitalizzazione e metadatazione degli archivi”, con un laboratorio intensivo sulla creazione di schede descrittive digitali.
Questo modulo fornirà competenze specifiche per la strutturazione e l’arricchimento dei metadati, elementi fondamentali per garantire la ricercabilità, l’accessibilità e la comprensione del materiale digitalizzato.
L’attenzione si focalizzerà sull’applicazione di standard di metadatazione riconosciuti a livello internazionale, promuovendo la coerenza e la qualità dei dati.
L’iniziativa, come sottolineato dall’assessore regionale ai Beni e Attività Culturali Jean-Pierre Guichardaz, rappresenta un investimento strategico per il capitale umano del settore, dotando il personale della Soprintendenza e gli operatori culturali territoriali di competenze all’avanguardia.
Più che una semplice formazione, si tratta di un processo di empowerment che mira a posizionare il patrimonio culturale italiano come protagonista attivo nell’era digitale, garantendo la sua trasmissione alle future generazioni in forme sempre più accessibili e significative.
Il progetto ambisce a costruire un ecosistema digitale sostenibile, in grado di coniugare la preservazione del patrimonio con le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e dalle piattaforme di fruizione online.