La sospensione della linea ferroviaria Aosta-Ivrea, conseguenza di necessità impellenti di manutenzione strutturale, ha generato una complessa sfida logistica e un’emergenza sociale che la Regione Valle d’Aosta ha affrontato con un piano di mobilità sostitutivo su gomma.
I dati preliminari, presentati ufficialmente in una conferenza stampa regionale, rivelano una portata significativa di questo intervento: quasi 60.
000 passeggeri mensili, per un totale di quasi un milione di viaggiatori dall’attivazione del servizio.
Un volume di traffico che, in assenza di un’alternativa adeguata, avrebbe isolato intere comunità e compromesso l’accessibilità a servizi essenziali.
L’organizzazione di un sistema di trasporto sostitutivo di tale portata non si è rivelata un’operazione semplice.
La dirigente regionale Laura Obert ha descritto il processo come un continuo aggiustamento, un calibraggio costante in risposta alle esigenze emergenti e ai feedback ricevuti dagli utenti.
La creazione di una sezione dedicata sul portale regionale ha permesso una raccolta sistematica delle segnalazioni, un canale cruciale per comprendere le criticità e ottimizzare le risorse.
Il piano di esercizio è stato soggetto a ben 12 revisioni, un chiaro indicatore della dinamicità e della complessità dell’operazione.
L’incremento da 84 a circa 100 autobus giornalieri e l’aumento delle corse da 67 a 85 riflettono questo sforzo di adattamento continuo, volto a massimizzare la copertura territoriale e la frequenza delle tratte.
Il direttore business regionale e sviluppo intermodale di Trenitalia, Maria Annunziata Giaconia, ha sottolineato l’impatto positivo di questo intervento, paragonandolo a iniziative realizzate in regioni di dimensioni ben maggiori.
La capacità di risposta dimostrata dalla Valle d’Aosta rappresenta un modello di efficienza e di attenzione al cliente, in grado di superare le sfide poste dalla chiusura di una linea ferroviaria strategica.
L’assessore regionale ai trasporti, Luigi Bertschy, ha infine evidenziato il riconoscimento nazionale del servizio sostitutivo, definendolo un esempio virtuoso di gestione della mobilità di emergenza, un punto di riferimento per altre realtà territoriali italiane alle prese con problematiche simili.
L’iniziativa non si limita a garantire la continuità dei trasporti, ma simboleggia la resilienza e la capacità di innovazione di una regione impegnata a preservare la qualità della vita dei suoi cittadini.
L’analisi dei dati, congiuntamente alle valutazioni qualitative, fornirà elementi preziosi per la definizione di strategie di mobilità più sostenibili e integrate nel futuro, tenendo conto delle peculiarità del territorio valdostano.