La Giunta regionale ha recentemente formalizzato l’avvio di un’iniziativa strategica per il potenziamento del patrimonio di edilizia residenziale pubblica nel quartiere Cogne di Aosta, attraverso l’approvazione di una bozza di convenzione con l’Agenzia Regionale per l’Edilizia Residenziale (Arer).
Il progetto, destinato a creare circa trenta nuovi alloggi, rappresenta un intervento di significativa portata economica, stimato in 4 milioni di euro, che mira a valorizzare un’area urbana con un’attenzione particolare alla sostenibilità e all’inclusione sociale.
L’iniziativa si inserisce in un quadro più ampio di collaborazione istituzionale, sancito da un protocollo d’intesa del 24 settembre tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Regione Valle d’Aosta e l’Arer.
Questo accordo consente l’utilizzo di risorse derivanti da economie di spesa connesse al programma “Contratto di Quartiere II”, un intervento complesso volto alla riqualificazione urbana.
In particolare, la somma di 930.868,50 euro, precedentemente accantonata per altri fini, viene ora reindirizzata per co-finanziare la realizzazione degli alloggi nel quartiere Cogne, dimostrando una gestione flessibile e orientata all’efficienza delle risorse pubbliche.
L’Assessore Davide Sapinet ha sottolineato la complessità e la durata del percorso amministrativo, protrattosi per circa un anno, necessario per sbloccare il finanziamento.
Questo processo ha permesso non solo di recuperare risorse altrimenti disperse, ma anche di dimostrare come la capacità di adattamento e la collaborazione tra enti pubblici possano portare a risultati concreti a favore della collettività.
L’iniziativa non si limita alla semplice costruzione di nuove abitazioni; si configura come un intervento di rigenerazione urbana che mira a riqualificare il quartiere, ottimizzando l’utilizzo del patrimonio immobiliare esistente e restituendo alla cittadinanza spazi precedentemente sottoutilizzati.
L’approccio adottato è intrinsecamente legato a principi di sviluppo sostenibile, promuovendo la creazione di un tessuto abitativo più inclusivo e rispondente alle esigenze della popolazione.
La trasformazione delle soffitte in unità abitative non solo aumenta l’offerta di alloggi pubblici, ma contribuisce anche a migliorare la vivibilità del quartiere, stimolando la vitalità sociale e rafforzando il senso di comunità.
Il progetto si pone, quindi, come un esempio virtuoso di come la programmazione strategica e la gestione efficiente delle risorse possano tradursi in opportunità concrete di crescita e di benessere per i cittadini.
L’iniziativa evidenzia un impegno regionale a rispondere alle criticità abitative, favorendo l’accesso a un alloggio dignitoso per le fasce più deboli della popolazione e contribuendo a contrastare il fenomeno della marginalizzazione sociale.







