La recente comunicazione dell’Associazione Bancaria Italiana (Abi) agli istituti associati, resa pubblica attraverso una lettera circolare, conferma un’importante proroga per i mutuatari colpiti dagli eventi sismici che hanno investito la Regione Autonoma Valle d’Aosta il 29 e 30 giugno 2024.
Tale proroga, formalizzata tramite una delibera del Consiglio dei Ministri pubblicata nella Gazzetta Ufficiale, estende per dodici mesi la sospensione delle rate dei mutui precedentemente disposta dall’Ordinanza del Capo della Protezione Civile.
Questa decisione non è un atto isolato, bensì il risultato di un quadro di coordinamento più ampio, consolidato da un accordo tripartitico cruciale.
Questo accordo, siglato tra l’Abi, la Protezione Civile e le principali associazioni dei consumatori, mira a garantire una risposta rapida ed efficace in favore delle comunità duramente colpite da calamità naturali.
L’intesa sottolinea l’importanza di un intervento tempestivo, coordinato e mirato a mitigare l’impatto economico e sociale delle emergenze.
La sospensione delle rate rappresenta un salvaguardia finanziaria essenziale per le famiglie e le imprese residenti in Valle d’Aosta, consentendo loro di concentrare le risorse disponibili per la ricostruzione e il recupero delle attività produttive, senza l’onere immediato degli impegni finanziari.
Tale misura, protratta per un anno aggiuntivo, offre una maggiore flessibilità e un tempo più ampio per la ripresa post-disastro.
Oltre al supporto immediato, l’accordo tripartitico pone le basi per una collaborazione continua e strutturata.
Si prevede che in futuro saranno implementate misure di supporto ancora più mirate, con l’obiettivo di facilitare la ripresa economica a lungo termine e di rafforzare la resilienza del territorio di fronte a future emergenze.
La proroga testimonia l’impegno congiunto delle istituzioni finanziarie, delle autorità di protezione civile e delle associazioni di consumatori nel garantire un sostegno concreto e duraturo alle comunità colpite.
La decisione, inoltre, ribadisce l’importanza di un approccio proattivo e collaborativo nella gestione delle crisi ambientali, mirando a ridurre la vulnerabilità delle popolazioni e a promuovere uno sviluppo sostenibile e resistente.