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Sagra del Miele: Un Viaggio nei Sapori e nella Biodiversità Alpina

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La ventiduesima edizione della Sagra del Miele e dei suoi derivati, un appuntamento imprescindibile per gli amanti dei sapori autentici e della biodiversità alpina, si terrà a Châtillon dal 24 al 26 ottobre.
L’evento, più che una semplice festa popolare, si configura come una celebrazione del complesso ecosistema apistico valdostano e una vetrina per le sue produzioni d’eccellenza.

Quest’anno, il concorso “Miele della Valle d’Aosta” rappresenta un indicatore chiave della vitalità e della qualità del settore.
Un numero significativo di 182 campioni, frutto del paziente lavoro di apicoltori locali, sono stati sottoposti a un rigoroso processo di valutazione che include non solo l’analisi sensoriale, ma anche una complessa batteria di esami chimico-fisici e melissopalinologici.
L’Unità Analitica Miele del Laboratorio regionale ha condotto 558 analisi chimico-fisiche, cruciali per determinare la composizione e la purezza del miele, mentre le 182 analisi melissopalinologiche – che identificano la provenienza botanica del nettare – offrono una traccia preziosa sull’origine geografica e sulla flora specifica che ha contribuito alla sua creazione.

Questi esami, eseguiti con la massima accuratezza, riflettono l’impegno profuso dagli apicoltori valdostani nel garantire prodotti di altissima qualità e tracciabilità.

Le commissioni di assaggio, esperte e qualificate, si riuniranno nelle settimane precedenti la sagra per giudicare i mieli nelle diverse categorie, tra cui il pregiato Millefiori di alta montagna, il classico Millefiori di montagna, il particolare Rododendro, il delicato Tiglio, il robusto Tarassaco e il caratteristico Castagno.
Si affiancano a queste categorie consolidate anche nuove produzioni, segno di un’apicoltura in continua evoluzione e di una ricerca costante di sapori innovativi.

L’assessore regionale all’agricoltura, Marco Carrel, sottolinea come la Sagra del Miele di Châtillon non sia solo un evento di richiamo turistico, ma un vero e proprio investimento nella valorizzazione di un settore che incarna i valori fondamentali del territorio valdostano: tradizione, passione e profondo rispetto per la natura.

La considerevole partecipazione al concorso testimonia la vitalità del comparto e l’elevata professionalità degli apicoltori locali, che gestiscono con cura oltre 9.000 alveari distribuiti su tutto il territorio regionale.
Il miele valdostano, espressione di un lavoro minuzioso e di un delicato equilibrio tra l’uomo, l’ambiente e la biodiversità, rappresenta un’autentica risorsa per la regione e un prodotto unico nel suo genere, capace di raccontare la ricchezza e la fragilità del suo ecosistema.
La sua produzione è infatti strettamente legata alla tutela della flora alpina e alla salvaguardia delle pratiche agricole sostenibili, elementi imprescindibili per garantire la sua qualità e la sua autenticità nel tempo.

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