La decisione del Comune di Champdepraz di affidare un servizio educativo sperimentale per la scuola dell’infanzia a una cooperativa sociale solleva un campanello d’allarme che va ben oltre la singola iniziativa locale.
La Cisl Scuola Valle d’Aosta esprime una preoccupazione profonda, ribadendo con fermezza un principio cardine: la gestione della scuola pubblica regionale non può essere esternalizzata al settore privato.
Questo evento, lungi dall’essere un caso isolato, si inserisce in un contesto demografico e socio-economico sempre più critico per la Valle d’Aosta.
La spirale demografica negativa, la denatalità cronica e i flussi migratori hanno generato una pressione insostenibile sul sistema educativo regionale, mettendo a dura prova la tenuta stessa delle istituzioni scolastiche.
La contrazione delle nascite non si limita a ridurre il numero di iscritti alla scuola dell’infanzia, ma innesca un processo a catena che impatta su tutti i livelli di istruzione, dalle scuole primarie alle secondarie di primo grado, con conseguenze pesanti sulla qualità dell’offerta formativa.
Negli ultimi anni, abbiamo assistito alla dolorosa chiusura di numerose sezioni di scuola dell’infanzia, e ora, in maniera sempre più diffusa, interi plessi scolastici.
La necessità di razionalizzare le risorse ha portato all’incremento delle pluriclassi, un fenomeno che, purtroppo, si sta estendendo anche alle scuole secondarie, con ripercussioni negative sull’apprendimento e sullo sviluppo degli studenti.
La risposta a questa emergenza non può essere frammentata e delegata alla discrezionalità degli enti locali.
Affidare la gestione di servizi essenziali come l’istruzione a decisioni isolate, motivate da contingenti necessità finanziarie o da logiche puramente amministrative, significa inevitabilmente compromettere la coerenza e l’efficacia delle politiche educative regionali.
Una soluzione duratura richiede una visione strategica a lungo termine, condivisa e implementata a livello regionale, che coinvolga tutti gli attori del sistema educativo: istituzioni, corpo docente, famiglie e associazioni di categoria.
La Cisl Scuola Valle d’Aosta, pur consapevole dei limiti di un intervento diretto nella politica locale, si impegna a sollecitare i futuri amministratori regionali e comunali ad affrontare con responsabilità e lungimiranza la questione del modello scolastico pubblico.
È imperativo definire un quadro normativo chiaro e stabile, che garantisca la tutela del diritto all’istruzione e promuova l’eccellenza del sistema educativo regionale, preservando l’identità pubblica e laicità della scuola.
La salvaguardia della scuola pubblica non è solo un imperativo etico, ma una condizione imprescindibile per la crescita sociale ed economica del nostro territorio.
È tempo di un dibattito aperto e costruttivo, che metta al centro il benessere dei bambini e la costruzione di un futuro sostenibile per la Valle d’Aosta.