Stefano Aggravi, quarantenne economista e figura emergente nel panorama politico regionale, assume la presidenza del Consiglio regionale della Valle d’Aosta.
La sua elezione, avvenuta con un ampio consenso di 22 voti (a fronte di 13 schede bianche), segna un punto di svolta nelle dinamiche istituzionali della regione autonoma.
La nomina di Aggravi riflette una ricerca di leadership capace di conciliare competenza gestionale e visione strategica per il futuro della Valle d’Aosta.
Il suo percorso formativo, culminato con una laurea in Economia e Legislazione d’impresa presso l’Università di Pavia, gli conferisce una solida preparazione in ambito economico e giuridico, elementi cruciali per affrontare le sfide complesse che attendono il Consiglio regionale.
La sua precedente esperienza come assessore, in particolare nel delicato settore delle Finanze, delle Attività Produttive, dell’Artigianato e delle Politiche del Lavoro (nel 2018), testimonia la sua capacità di gestione di portafogli complessi e di coordinamento di politiche settoriali diversificate.
Questa precedente esperienza, maturata direttamente nell’amministrazione regionale, gli conferisce una conoscenza approfondita degli strumenti e delle procedure burocratiche, elementi essenziali per un’azione amministrativa efficace e tempestiva.
Aggravi è saldamente ancorato al tessuto politico locale in quanto segretario di Rassemblement Valdotain, un movimento che ambisce a rappresentare l’identità e le aspirazioni della comunità valdostana.
La sua elezione nella lista degli Autonomisti di Centro, con un significativo numero di preferenze (1.033 voti) durante le Regionali del 28 settembre scorso, evidenzia il sostegno popolare che ha saputo raccogliere e la sua capacità di intercettare le esigenze e le attese dei cittadini.
L’assunzione di questa carica apicale si colloca in un momento cruciale per la Valle d’Aosta, che si confronta con sfide demografiche, economiche e ambientali di notevole portata.
L’esperienza di Aggravi, unita alla sua appartenenza politica, potrebbe orientare le scelte del Consiglio verso un rafforzamento dell’autonomia regionale, una maggiore attenzione allo sviluppo sostenibile del territorio e un supporto concreto alle imprese locali, con particolare attenzione alle filiere produttive legate al turismo e all’agricoltura di montagna.
Il suo ruolo, ora, è quello di orchestrare un processo decisionale inclusivo e orientato al bene comune, mirando a consolidare la coesione sociale e a promuovere la prosperità della Valle d’Aosta nel contesto nazionale ed europeo.








