Il Consiglio comunale di Aosta ha approvato, in seconda lettura, la revisione dello Statuto comunale, una decisione cruciale per la governance del territorio in vista delle elezioni del 2025. La modifica, che incrementa il numero massimo di assessori da cinque a sei (con possibilità di arrivare a sette mantenendo invariato il costo complessivo), riflette un’esigenza derivante dalla legge regionale in materia elettorale e punta a rafforzare la capacità di risposta dell’amministrazione comunale alle sfide future.L’approvazione odierna, con 20 voti favorevoli su 27 presenti, uno contrario e sei astensioni, segna un superamento del precedente tentativo del 28 maggio, quando la votazione non aveva raggiunto la soglia dei due terzi richiesta dal regolamento consiliare (necessari almeno 19 voti su 29 consiglieri). Tale risultato iniziale aveva evidenziato una certa frammentazione interna al Consiglio, un fattore che ha influenzato anche la successiva elaborazione della questione.L’introduzione di un numero maggiore di assessori, coerentemente con le indicazioni normative regionali, mira a distribuire più efficacemente le responsabilità amministrative e a promuovere una maggiore rappresentatività degli interessi presenti nel tessuto sociale locale. La possibilità di arrivare a sette assessori, pur mantenendo invariato il costo complessivo, suggerisce un’attenzione particolare all’ottimizzazione delle risorse e all’evitare oneri aggiuntivi per i contribuenti.Il voto contrario espresso dal consigliere Diego Foti, esponente dell’area democratica e appartenente al gruppo Pcp, testimonia una disamina critica della proposta statutaria, un elemento che arricchisce il dibattito e stimola la riflessione sulle modalità più adatte a garantire una governance efficiente e partecipata. Le astensioni, altrettanto significative, potrebbero riflettere diverse posizioni all’interno del Consiglio, un mosaico di sensibilità che contribuisce a delineare un quadro complesso e dinamico.L’approvazione di questa modifica statutaria rappresenta un passo avanti verso un assetto comunale più flessibile e in grado di rispondere in modo più completo alle esigenze della comunità, un segnale di apertura al cambiamento e di volontà di adattamento alle nuove sfide poste dal contesto socio-economico e politico regionale. La decisione, frutto di un percorso di discussione e revisione, si preannuncia come un elemento di rinnovamento per l’amministrazione comunale e un contributo significativo al rafforzamento della democrazia locale.
Aosta, via libera alla revisione dello Statuto comunale.
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