giovedì, 26 Giugno 2025
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Autonomisti valdostani: accordo per una nuova Aosta

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L’Union Valdôtaine e i partiti autonomisti valdostani (Rassemblement valdotain, Stella Alpina e Pour l’Autonomie) hanno delineato un ambizioso “Accordo per un progetto autonomista per la città di Aosta”, presentato in una conferenza stampa che mira a innescare una profonda riflessione sullo sviluppo urbano e la governance locale. Il documento, che segna una cesura rispetto alle strategie passate, riconosce i progressi compiuti dall’amministrazione uscente Nuti-Borre, pur evidenziando persistenti vulnerabilità, sia di natura strutturale che gestionali, che necessitano di interventi mirati.Joel Farcoz, presidente dell’Uv, ha espresso la necessità di un cambio di passo, sottolineando come l’accordo politico rappresenti una svolta strategica per la città. L’approccio delineato si propone di superare le inerzie del passato, promuovendo una nuova fase politica improntata a maggiore efficienza e capacità di risposta alle esigenze del territorio.L’accordo non si limita a una critica costruttiva, ma proietta uno sguardo al futuro, delineando un perimetro politico inclusivo e flessibile. L’alleanza, infatti, si apre alla collaborazione con forze civiche e partiti di orientamento moderato, sia a livello nazionale che locale, purché condividano l’impegno per un approccio costruttivo e orientato al bene comune. L’obiettivo è creare una piattaforma ampia, capace di trascendere le tradizionali divisioni ideologiche, riconoscendo che le sfide che la città di Aosta si trova ad affrontare richiedono soluzioni condivise e collaborative.Nelle prossime ore, sono previsti incontri formali con delegazioni del Partito Democratico, seguiti da un confronto con Forza Italia. Questa strategia di apertura dialogica riflette la volontà degli autonomisti di costruire un’alleanza eterogenea, basata su valori condivisi e su una visione comune per il futuro della Valle d’Aosta.L’auspicio è quello di replicare, a livello regionale, una simile convergenza di forze politiche, in un contesto storico che vede la Valle d’Aosta come un “laboratorio politico”, capace di sperimentare nuove forme di governance e di rispondere alle complesse dinamiche sociali ed economiche con un approccio pragmatico e inclusivo. La prospettiva è quella di un rinnovato protagonismo regionale, fondato sulla capacità di dialogare, collaborare e costruire un futuro condiviso.

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