“Abbiamo impresso una ferita urbana, una trasformazione irreversibile nel tessuto della nostra città.” Queste parole, pronunciate dal sindaco Gianni Nuti in un messaggio rivolto ai cittadini, risuonano come un’affermazione di scelte compiute, di traiettorie ormai segnate. Il riferimento alla pista ciclabile, un’infrastruttura che ha acceso dibattiti e polarizzato opinioni, diventa metafora di un cambiamento più profondo, un’impronta che sfida qualsiasi tentativo di rimozione o revisione.L’intervento, giunto a seguito di una notizia che lo colloca in un contesto politico delicato – l’accordo tra Uv e Autonomisti in vista delle elezioni comunali, un accordo di cui il sindaco stesso dichiara di non essere stato a conoscenza – trascende la semplice cronaca amministrativa. Si apre una riflessione sulla natura della politica stessa.Nuti respinge con forza l’immagine di un gioco di potere manipolativo, un intrigo di posizionamenti strategici e alleanze silenziose. “Non è questa la politica che noi abbiamo perseguito,” dichiara, esaltando un modello alternativo fondato sulla dedizione, la passione e, soprattutto, sull’affettività. Quest’ultima, intesa non come sentimentalismo fine a sé stesso, ma come capacità di creare legami autentici, di instaurare un rapporto di fiducia reciproca tra amministratori e cittadini, appare come un elemento imprescindibile per una politica veramente efficace e umanamente significativa. In un mondo segnato da cinismo e disillusione, la capacità di infondere speranza e di suscitare un sentimento di appartenenza collettiva assume un valore inestimabile.Il messaggio, in maniera personale e commovente, si apre con un riferimento diretto al capo di gabinetto, Fabio Molino, quasi un atto di affettuoso riconoscimento verso chi ha condiviso il percorso amministrativo. Si conclude con un ringraziamento sentito, un omaggio a tutti coloro che hanno contribuito al progetto, alla squadra, ai sostenitori, testimoniando un profondo legame emotivo con l’esperienza vissuta in questi cinque anni. Un’esperienza che, al di là delle vicende politiche contingenti, ha lasciato un segno indelebile nel cuore del sindaco e, si spera, nella storia della città. Il futuro, inevitabilmente, richiederà una nuova visione, ma l’eredità di queste scelte, questa impronta, rimarrà a testimoniare un’epoca di trasformazioni profonde e di un approccio politico improntato alla passione e alla dedizione.
Ciclabile, trasformazioni e politica: un’impronta indelebile nella città.
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