L’approvazione, con parere positivo, del disegno di legge regionale 195 da parte dell’Assemblea del Comitato Permanente per le Enti Locali (CPEL) segna un momento cruciale per la finanza pubblica valdostana e, soprattutto, per il futuro degli enti territoriali locali. La legge, che costituisce la seconda variazione al bilancio di previsione triennale 2025-2027, introduce una riallocazione strategica delle risorse, con un impatto significativo sulle capacità di investimento degli stessi enti.L’elemento più rilevante è l’incremento di risorse dedicato agli investimenti nel settore della finanza locale, stimato in circa 64 milioni di euro per il solo anno 2025. Questo stanziamento non è semplicemente un aumento di budget, ma rappresenta un riconoscimento del ruolo essenziale che gli enti locali svolgono nello sviluppo economico e sociale del territorio. L’iniezione di capitale apre la strada a una miriade di progetti, dall’ammodernamento delle infrastrutture esistenti alla realizzazione di nuove opere pubbliche, con un impatto diretto sulla qualità della vita dei cittadini valdostani.L’Assemblea del CPEL ha espresso un giudizio particolarmente positivo, sottolineando l’importanza di questa ventata di risorse per il consolidamento dell’autonomia finanziaria degli enti locali. In particolare, l’attenzione è stata posta sull’incremento dei fondi destinati agli interventi di “opera minore di pubblica utilità”, spesso cruciali per rispondere a esigenze specifiche delle comunità locali e migliorare la fruibilità del territorio, promuovendo al contempo l’inclusione sociale.Tuttavia, l’approvazione del disegno di legge non si limita a questioni meramente finanziarie. Un punto focale del dibattito e della decisione dell’Assemblea è legato alla progettazione di una nuova struttura scolastica, concepita come polo di innovazione sportiva e legata all’identità montana della Valle d’Aosta. Le sollecitazioni dei sindaci dell’Unité des Communes valdôtaines Mont-Cervin hanno innescato una riflessione più ampia sulla necessità di preservare le peculiarità territoriali e contrastare la tendenza alla concentrazione degli studenti in grandi poli scolastici, fenomeno che rischia di compromettere l’equità dell’offerta formativa e l’accesso ai servizi per le famiglie residenti nelle aree più remote.In questo contesto, l’Assemblea ha ribadito l’urgenza di dare concreta attuazione alla legge regionale 6/2014, un atto normativo che sancisce il coinvolgimento del CPEL nella pianificazione strategica dell’edilizia scolastica. Questa collaborazione è considerata fondamentale per garantire che le scelte progettuali tengano conto delle esigenze specifiche di ogni territorio, preservando l’identità culturale e promuovendo un’offerta formativa equilibrata, capace di rispondere alle diverse necessità delle famiglie valdostane, evitando un’eccessiva centralizzazione e garantendo la vivacità delle comunità locali. L’auspicio è che questa sinergia promuova un modello di sviluppo più sostenibile e socialmente inclusivo per la Valle d’Aosta.
Finanza valdostana: 64 milioni per gli enti locali e nuova scuola
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