mercoledì, 2 Luglio 2025
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Rapporto Montagne Italia 2025: Nuovi residenti e sorrisi alpini

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Il 4 luglio a Quart, in Valle d’Aosta, sarà ufficialmente divulgato il “Rapporto Montagne Italia 2025”, un’analisi di profondità promossa dall’Unione Nazionale Comuni Montani (Uncem) che mira a decifrare le dinamiche contemporanee che plasmano i territori alpini e appenninici italiani. Più che un mero resoconto, il Rapporto si configura come uno strumento di conoscenza e di pianificazione strategica, frutto di un’indagine capillare sui dati socioeconomici di ogni comune montano.Jean Barocco, figura di spicco nell’Uncem, sottolinea come questo approccio, finora inedito, permetta di superare generalizzazioni superficiali e di abbandonare narrazioni spesso distorte dalla retorica. Il documento non si limita a fornire un quadro d’insieme, ma scava nel dettaglio, svelando le peculiarità e le complessità che caratterizzano ciascuna realtà territoriale.Uno degli aspetti più significativi emersi dall’analisi è la progressiva revisione di stereotipi radicati. In particolare, il mito di una crisi demografica severa e generalizzata nei centri montani si rivela parzialmente infondato. Le statistiche, lungi dal confermare un declino inarrestabile, evidenziano un fenomeno inatteso: negli ultimi anni, le zone montane hanno registrato un saldo migratorio positivo, con circa 100.000 nuovi residenti. Questa iniezione di popolazione, lungi dall’essere un dato anomalo, suggerisce un interesse crescente verso le aree montane, attrattive per la qualità della vita, la ricerca di nuove opportunità economiche (legate al turismo sostenibile, all’agricoltura di montagna, all’artigianato) e per la riscoperta di un legame autentico con la natura e le tradizioni. Il Rapporto Montagne Italia 2025, dunque, non solo quantifica queste tendenze, ma ne analizza le cause, i fattori di attrazione e le implicazioni per lo sviluppo futuro delle comunità montane, proponendo anche spunti di riflessione e linee guida per politiche pubbliche mirate a valorizzare il patrimonio naturale, culturale e umano di questi territori cruciali per l’identità nazionale. L’obiettivo è fornire una visione realistica e aggiornata, basata su dati concreti, per contrastare narrazioni semplicistiche e promuovere scelte consapevoli a favore delle montagne italiane.

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