Il Consiglio Federale dell’Union Valdôtaine si radunerà oggi alle 18:30 a Saint-Christophe, in un momento cruciale per la definizione del futuro governo regionale.
L’organo decisionale del movimento autonomista è chiamato a conferire un mandato esplorativo a Renzo Testolin, figura chiave nell’attuale scenario politico valdostano, con l’obiettivo di delineare una nuova maggioranza di governo.
La decisione si inserisce in un contesto politico complesso, preceduta da un’accurata analisi giuridica e da intense consultazioni interne al movimento.
Il Comitato Federale, organo esecutivo dell’Union Valdôtaine, ha infatti preparato il conferimento del mandato, basandosi su un parere “pro veritate” commissionato al professor Nicola Lupo, esperto di diritto regionale della Luiss, incaricato di interpretare la normativa valdostana riguardante i limiti di mandati dei membri della Giunta regionale.
Questa interpretazione, elemento chiave per la legittimità delle future nomine, ha delineato un quadro di possibilità che riconosce la potenziale rieleggibilità sia di Renzo Testolin, il candidato più votato alle elezioni regionali, sia di Luigi Bertschy, che pur essendo giunto terzo per preferenze, potrebbe ricoprire un ruolo significativo nell’esecutivo.
La questione, delicata e densa di implicazioni, pone al centro del dibattito il rispetto della legalità e la necessità di bilanciare la continuità amministrativa con la volontà popolare espressa nelle urne.
La possibilità che entrambi, Testolin e Bertschy, possano ricoprire incarichi nel nuovo governo riflette la complessità della situazione e la necessità di trovare soluzioni che garantiscano la stabilità politica e la capacità di affrontare le sfide che attendono la Regione Valle d’Aosta.
Prima del Consiglio Federale, alle ore 12, si sono incontrati i membri eletti dell’Uv, un momento di confronto interno volto a consolidare le posizioni e a condividere le valutazioni già emerse dal Comitato Federale.
Questo scambio di opinioni mira a garantire una visione condivisa e a preparare il terreno per una decisione informata e rappresentativa delle diverse sensibilità presenti all’interno del movimento autonomista.
La riunione di oggi rappresenta quindi un passaggio fondamentale per la Valle d’Aosta, un momento di transizione che determinerà la direzione politica e amministrativa della regione per i prossimi anni.







