La Valle d’Aosta, crocevia cruciale per i flussi alpini e transfrontalieri, si trova a fronteggiare una complessa rete di sfide infrastrutturali che ne condizionano lo sviluppo economico e sociale.
Un ordine del giorno approvato dalla Camera dei Deputati, promosso dal deputato Franco Manes, sollecita un intervento governativo mirato e coordinato per affrontare queste criticità, riconoscendo la loro interdipendenza e il loro impatto su una vasta comunità.
L’attenzione prioritaria è rivolta alla frana di Quincinetto, un’emergenza geologica sospesa sull’autostrada A5 Torino-Aosta.
L’episodio di aprile, con le temporanee interruzioni della circolazione dovute alla pericolosa accelerazione della massa franosa, ha evidenziato una fragilità strutturale che esige soluzioni definitive e tempestive.
Non si tratta semplicemente di un problema locale, ma di un rischio concreto per la viabilità e la sicurezza di un’arteria strategica.
Al di là dell’emergenza immediata, l’ordine del giorno intende inquadrare le problematiche valdostane in una prospettiva più ampia, che comprenda i Trafori del Monte Bianco e del Gran Bernardo.
Questi viali alpini, linfa vitale per il commercio e il turismo, sono soggetti a dinamiche complesse, che riguardano la manutenzione, la sicurezza, la gestione del traffico e i costi.
La loro operatività efficiente e sostenibile è fondamentale per il benessere della regione e per i rapporti con la Svizzera e la Francia.
L’iniziativa parlamentare non si limita alla constatazione dei problemi, ma propone un cambio di paradigma nell’approccio governativo.
Si auspica un intervento unitario, che tenga conto delle interconnessioni tra le diverse criticità e che coinvolga attivamente la Regione Valle d’Aosta e le autorità transfrontaliere.
La riduzione dei costi dei pedaggi autostradali, per gli utenti valdostani, è un segnale concreto di vicinanza e di riconoscimento delle difficoltà incontrate.
Questa approvazione parlamentare rappresenta un riconoscimento ufficiale dell’importanza strategica delle infrastrutture valdostane e fornisce un chiaro mandato al Governo.
Non si tratta di affrontare singole problematiche in silos, ma di costruire un sistema infrastrutturale resiliente e integrato, capace di rispondere alle esigenze di una regione dinamica e di un territorio alpino in continua evoluzione.
L’obiettivo finale è garantire la connettività, la sicurezza e la prosperità per i cittadini, le imprese e i visitatori della Valle d’Aosta, consolidando il suo ruolo di ponte tra Italia, Svizzera e Francia.
La visione di insieme, che integra le competenze statali, regionali e internazionali, è essenziale per affrontare le sfide del futuro e per valorizzare il potenziale inespresso di questa regione alpina.