Il dibattito in corso sulla composizione della maggioranza consiliare rivela dinamiche complesse e potenzialmente divisive all’interno del panorama politico valdostano.
Il consigliere Marco Carrel, esponente di Autonomisti di Centro (AdC), ha sottolineato con forza la disponibilità del proprio movimento a partecipare attivamente alle trattative, ribadendo un’apertura che trascende la mera adesione formale, arrivando a suggerire un ruolo di consulenza.
Questa dichiarazione evidenzia una volontà di contribuire alla definizione del perimetro della maggioranza, a dispetto di recenti allontanamenti.
La frattura che ha portato alla frammentazione del gruppo originario di Autonomisti di Centro è stata analizzata anche da Carlo Marzi (AdC-Rv-Sa), che ne ha ricostruito le origini.
Il progetto iniziale, fondato su tre componenti distinte – Stella Alpina, Rassemblement Valdôtain e Pour l’Autonomie – ha visto l’abbandono di quest’ultima e l’adesione di Azione a un nuovo gruppo, creato per meglio rispecchiare le istanze dell’Union Valdotaine.
Marzi ha descritto questa scelta come paradossale, paragonandola a una decisione arbitraria che avrebbe privato una squadra di calcio di un suo elemento chiave.
Un aspetto cruciale sottolineato è la percezione di una mancanza di rispetto nei confronti dell’elettorato, che si è affidato a un progetto politico unitario.
Il movimento Autonomisti di Centro ha espresso la convinzione di aver perseguito un ideale di collaborazione ampia, senza erigere barriere ad altre forze politiche.
Il distacco di Pour l’Autonomie è stato interpretato come una decisione unilaterale, sebbene non esclusiva del diritto di ciascuna componente.
Marzi ha inoltre precisato che l’area del Centro Autonomista non può essere considerata una proprietà intellettuale o ideologica, e che la denominazione dei gruppi consiliari non implica un diritto di esclusiva.
L’identità di Autonomista di Centro, secondo il consigliere, non è un marchio indelebile, ma un’espressione di una visione politica che non può essere imposta o monopolizzata.
Per evitare confusione e agire con rispetto, il movimento ha scelto di distanziarsi formalmente, creando il gruppo consiliare AdC-RV-SA, dopo l’adesione di Carrel.
Questa scelta rappresenta una volontà di chiarezza e una dichiarazione di intenti: mantenere una posizione di osservanza e contribuire al dibattito politico in modo costruttivo, senza pretese di controllo o monopolio.
L’episodio solleva interrogativi sulla sostenibilità delle alleanze politiche e sulla necessità di un dialogo costruttivo per rappresentare al meglio le istanze del territorio valdostano.








