Oggi, la comunità di Charvensod e l’intera nazione si raccolgono in un atto solenne, un’eco di giustizia che risuona attraverso il tempo. La traslazione delle spoglie di Guido Saba, Ives Pellissier e Luigi Vazier, caduti combattendo per la libertà durante la Resistenza, non è semplicemente una cerimonia commemorativa, ma un atto di risarcimento morale, un passaggio del testimone generazionale. È un’occasione per riaffermare il debito che abbiamo verso coloro che hanno sacrificato la vita per difendere i valori fondanti della nostra Repubblica.In un’epoca segnata da crescenti fragilità geopolitiche e da un’erosione dei principi democratici, il ricordo di questi uomini non può essere relegato alla mera dimensione storica. Esso assume una valenza propedeutica, un monito a rinnovare l’impegno per la salvaguardia delle libertà che essi hanno incarnato. La loro storia, silenziosa e dolorosa, deve illuminare il cammino delle giovani generazioni, fornendo loro gli strumenti per comprendere le radici profonde della nostra identità nazionale e l’importanza di difendere i diritti umani fondamentali.Il Memoriale dei caduti, inaugurato di recente con la deposizione della “Terra di Schio e Salonicco”, rappresenta un luogo fisico e simbolico di memoria collettiva. Celebrando il sesto decennio del Gruppo Alpini, la comunità di Charvensod ha voluto intrecciare il ricordo dei caduti Damien Lucianaz e Romain Blanc con la storia di quanti hanno preceduto, testimoniando la continuità di un’eredità di coraggio e dedizione.L’appartenenza alle Truppe Alpine, con il suo cappello e la sua penna nera, incarna un’identità radicata nella tradizione, nel senso del dovere e nell’altruismo. Questi valori, che si tramandano di padre in figlio, costituiscono il cuore pulsante della nostra Forza Armata. Oggi, come ieri, le Alpini rappresentano una risorsa strategica per il Paese, non solo per la loro capacità operativa in contesti impervi, ma soprattutto per la loro umanità e la loro capacità di coniugare efficienza e compassione.Le Forze Armate italiane, impegnate in missioni operative in tutto il mondo, portano alto il vessillo della nostra nazione, incarnando i principi di libertà, giustizia e solidarietà. La loro presenza, spesso silenziosa e discreta, testimonia la nostra volontà di contribuire alla costruzione di un mondo più giusto e pacifico.La memoria di Guido Saba, Ives Pellissier e Luigi Vazier, così come quella di tutti i caduti per la libertà, ci impone un dovere morale: quello di onorare il loro sacrificio con un impegno quotidiano per la difesa dei valori che essi hanno difeso con il loro sangue. Solo così potremo rendere giustizia alla loro memoria e garantire un futuro migliore per le generazioni a venire.