domenica, 25 Maggio 2025
AostaCharvensod: Un Ritorno alle Radici, Memoria e Riconsegna degli Eroi.

Charvensod: Un Ritorno alle Radici, Memoria e Riconsegna degli Eroi.

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Charvensod ha compiuto un atto di profonda riappropriazione storica e civile, culminando un percorso di commemorazione iniziato il 30 novembre con l’inaugurazione del Memoriale dei caduti e la cerimonia che ha onorato Damien Lucianaz e Romain Blanc. Oggi, il tributo si è esteso a Guido Saba, Ives Pellissier, Luigi Vazier, Giuseppe Donzel e Maurizio Lucianaz, figure emblematiche di un periodo cruciale e doloroso per la comunità.L’iniziativa “Oltre il tempo” si è articolata in una serie di eventi che hanno trasceso la mera commemorazione, configurandosi come un vero e proprio pellegrinaggio della memoria. Ieri, le spoglie di Guido Saba, figura particolarmente significativa per la sua fucilazione avvenuta ottanta anni fa e ricordata con un’apposita celebrazione, sono state trasferite dal sacrario di Aosta alla sala consiliare di Charvensod, dove si erano già ricongiunte quelle di Pellissier e Vazier. La serata si è conclusa con un toccante evento a Roulaz, il paese natale di Saba, attraverso “Musica e parole”, un omaggio che ha intrecciato arte e testimonianza.La giornata odierna ha visto il corteo funebre, composto dalle spoglie dei caduti, lasciare il municipio per raggiungere il Monumento ai caduti. Qui, si è svolta la cerimonia di tumulazione di Guido Saba, Ives Pellissier e Luigi Vazier, accompagnata dallo svelamento di targhe commemorative incise sui luoghi di sepoltura delle famiglie di Giuseppe Donzel e Maurizio Lucianaz. Questo gesto simbolico ha segnato un legame indissolubile tra il passato e il presente, tra le vite spezzate e il futuro della comunità.Il presidente della Regione, Renzo Testolin, ha sottolineato il significato profondo del ritorno a casa di questi giovani, sacrificati durante gli anni cruciali del 1944 e 1945. Ha evocato il prezzo altissimo pagato per la libertà e le scelte che oggi possiamo compiere, esortando a non dimenticare il loro esempio e a perpetuarne la memoria. Il sindaco, Ronny Borbey, ha amplificato questo messaggio, ricordando anche le tragedie che hanno colpito altri concittadini, come Eugenio Borbey e Renato Linty, dispersi in Russia, e i caduti della Prima guerra mondiale. Ha auspicato che queste memorie non siano solo un atto di pietà, ma un catalizzatore per la riflessione e l’azione, trasformandosi in un memoriale vivo, capace di orientare il presente verso un futuro di pace e di giustizia. La giornata si è configurata, dunque, come un momento di raccoglimento, ma anche come una chiamata alla responsabilità collettiva, affinché il sacrificio di questi eroi non sia vano.

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