venerdì, 23 Maggio 2025
AostaGare di Trial a Cogne: un campanello d'allarme per l'ambiente valdostano.

Gare di Trial a Cogne: un campanello d’allarme per l’ambiente valdostano.

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L’eco di un’idea, fortunatamente smentita, di turismo elitario a Cogne, con l’impiego di elicotteri, risuona ancora come un campanello d’allarme sulla delicata questione della compatibilità tra attività ricreative e tutela ambientale in Valle d’Aosta. Ora, un’altra iniziativa solleva interrogativi analoghi: le gare del campionato di Trial Piemonte Valle d’Aosta, in programma a Cogne il 24 e 25 maggio.Legambiente Valle d’Aosta esprime profonda perplessità riguardo a questa scelta, evidenziando come l’organizzazione di eventi di questo tipo, con l’impronta sonora e il potenziale impatto sul paesaggio che le caratterizzano, si collochi in una logica profondamente in contrasto con la salvaguardia di aree di pregio inestimabile. Le tracciature del percorso, individuate a Plan Cretetta, sovrastante Gimillan, amplificano le preoccupazioni, dato il loro stretto vicinaggio al Parco Nazionale del Gran Paradiso e al Parco Regionale del Mont Avic.Questi ultimi rappresentano aree designate ai sensi della Convenzione di Ramsar, classificati rispettivamente come Zona di Protezione Speciale (ZPS) e Zona di Protezione Comunitaria (ZSC) ai fini della rete Natura 2000. Questa designazione implica un regime di tutela particolarmente rigoroso, volto a preservare la biodiversità, gli habitat naturali e i processi ecologici che li caratterizzano. L’insediamento di attività come le gare di Trial, intrinsecamente connotate da rumore e dalla necessità di modificare il terreno per la creazione dei percorsi, pone quindi un serio interrogativo sulla reale volontà di rispettare questi vincoli.Il rumore, in particolare, è un fattore di disturbo riconosciuto per la fauna selvatica, capace di alterare i comportamenti naturali degli animali, interrompere i cicli riproduttivi e persino indurre fenomeni di abbandono dei nidi. Il montano valdostano, custode di specie rare e vulnerabili, necessita di un approccio di gestione che privilegi la quiete e la preservazione degli equilibri naturali. L’organizzazione di eventi sportivi, sebbene potenzialmente portatori di benefici economici e turistici, deve essere attentamente valutata alla luce dei principi di sostenibilità ambientale, garantendo la priorità alla tutela del patrimonio naturale. Una vera visione di sviluppo turistico dovrebbe, al contrario, promuovere attività a basso impatto, che valorizzino la bellezza del territorio e sensibilizzino i visitatori al rispetto dell’ambiente. In questo contesto, la vicenda delle gare di Trial si configura come un campanello d’allarme, invitando a una riflessione più ampia sulle politiche di gestione del territorio e sulla necessità di un maggiore rigore nell’applicazione delle normative ambientali. La sfida è conciliare lo sviluppo turistico con la salvaguardia di un patrimonio naturale unico e prezioso.

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