martedì, 20 Maggio 2025
HomeAostaAccorsi-Ometto, l'ospite rivelato: 700 pezzi d'arte e collezionismo in mostra
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HomeAostaAccorsi-Ometto, l'ospite rivelato: 700 pezzi d'arte e collezionismo in mostra

Accorsi-Ometto, l’ospite rivelato: 700 pezzi d’arte e collezionismo in mostra

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Il Museo Accorsi-Ometto apre per la prima volta le sue stanze riservate, accogliendo il pubblico domenica 25 maggio dalle 13 alle 18,30 in un evento che si ripeterà fino a quando non saranno esposte tutte le opere conservate. In totale sono oltre 700 pezzi di arte e collezionismo, frutto delle acquisizioni, donazioni ed eredità del fondatore Pietro Accorsi e di Giulio Ometto. Questa mostra permette finalmente di visualizzare i beni che non sono stati esposti fino a ora, tra cui argenti d’epoca, ceramiche antiche, orologi preziosi, oggetti montati con artefici del passato e lampadari decorativi. Il direttore Luca Mana è soddisfatto del lavoro svolto per catalogare queste opere e metterle a disposizione dei visitatori.La mostra si snoda attraverso quattro sale, allestite con cura secondo una logica di tipologia, affinché il pubblico possa esplorare la ricchezza della collezione. La prima stanza è dedicata alla vita di Accorsi e all’ampia gamma di oggetti che egli acquistò o ricevette nel corso degli anni; fra essi spiccano alcune opere di Ettore Sobrero, databili tra il 1972 e il 1973. Le successive sale offrono un percorso omogeneo di arte e collezionismo, con dipinti come “Bosco di faggi” del pittore Marco Calderini (circa 1900) accanto a sculture come il “Cavallo” del 1915 di Davide Calandra e gessi monumentali, come la “La Città che riceve dalla Fama i simboli della Pace e del Commercio” realizzati dai fratelli Ignazio e Filippo Collino nel 1790. Inoltre, ci sono gli acquerelli commissionati dal Comune di Torino per i Duchi d’Aosta come dono alla nascita del figlio maschio, databili tra il 1869 e il 1870.La quarta sala conclude la visita con una serie di opere decorative: “I Sette Sacramenti” realizzati da Pierre Charles Trémolières intorno al 1733. Inoltre, sono presenti oggetti di arte decorativa come poltrone a confessionale e sedia provenienti dalla casa dei Conti Bogino del XVIII secolo e gli sgabelli di manifattura piemontese realizzati all’inizio dello stesso secolo.Per chi volesse approfondire il percorso espositivo, è possibile prenotare visite guidate a partire dal 1 giugno sul sito ufficiale del Museo.

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