La Corte dei conti della Valle d’Aosta ha emesso una sentenza cruciale, respingendo le richieste di prescrizione avanzate da 16 imputati accusati di aver ricevuto aiuti di Stato illegalmente concessi dalle due giunte regionali all’Associazione regionale degli allevatori valdostani. Queste risorse erano destinate a finanziare manifestazioni, fiere, concorsi e rassegne zootecniche, ma i giudici contabili hanno deciso di procedere con l’istruzione del processo, ritenendo necessario acquisire ulteriori elementi per una valutazione più approfondita della vicenda.La sentenza rappresenta un passo importante nella indagine sulla presunta elusione delle norme sui contributi pubblici, condotta dalla Procura della Corte dei conti valdostana. L’atto di citazione a giudizio riguardava 16 persone, tra cui l’attuale presidente della Regione Renzo Testolin (Uv), la senatrice Nicoletta Spelgatti (Lega) e Emily Rini (Fi), consigliera del ministro Tajani, accusati di aver causato un danno erariale di quasi quattro milioni di euro (3.999.787,42) nell’annualità 2018.I giudici hanno respinto le eccezioni avanzate dagli imputati in merito al difetto di giurisdizione e all’inammissibilità dell’atto di citazione, decidendo di procedere con l’istruzione del processo. La Corte dei conti valdostana ha emesso una separata ordinanza per disporre gli atti necessari per l’ulteriore istruzione della causa.La sentenza rappresenta un importante passo nella lotta contro la corruzione e l’illegalità nelle amministrazioni pubbliche, sottolineando l’importanza di garantire la trasparenza e la responsabilità dei funzionari pubblici. La decisione della Corte dei conti valdostana ribadisce il dovere di questi ultimi di rispettare le norme giuridiche e di agire con trasparenza e onestà nel loro operato.La vicenda desta particolare scalpore anche per l’implicazione di alcune figure politiche rilevanti, tra cui il presidente della Regione e la senatrice. La questione solleva interrogativi sulla gestione delle risorse pubbliche e sull’impatto che le scelte amministrative hanno sulle finanze regionali.La sentenza della Corte dei conti valdostana rappresenta un’importante sfida per i responsabili politici e amministrativi, richiamandoli al dovere di agire con onestà e trasparenza. La decisione costituisce anche un importante invito a garantire l’imparzialità e la correttezza delle gestioni pubbliche, ribadendo il ruolo fondamentale che le istituzioni giudiziarie svolgono nella tutela degli interessi pubblici.