La Valle d’Aosta si distingue come pioniere della sostenibilità energetica nazionale, grazie al suo straordinario impegno nella produzione di energia da fonti rinnovabili, soprattutto idroelettrica. Questo risultato è particolarmente impressionante se consideriamo che raggiunge il 96% dei consumi energetici, un dato estremamente significativo che evidenzia la capacità della regione alpina di bilanciare la domanda con le risorse idriche a sua disposizione.I dati del monitoraggio Ciro (Climate indicators for italian regions), elaborati da Italy for Climate in collaborazione con Ispra, ci offrono una visione più approfondita delle performance ambientali regionali. Questa analisi si articola attorno a 26 indicatori strategici suddivisi in otto aree tematiche. I risultati sono impressionanti: la Valle d’Aosta risulta avere un’elevata percentuale di edifici classificati nella categoria A (18%), una soglia che supera nettamente la media nazionale del 10%. Questo raggiungimento non è solo un merito, ma anche un punto di forza per la regione alpina.La Valle d’Aosta si distingue in altri ambiti chiave della sostenibilità ambientale. Innanzitutto, risulta essere la regione con le minori perdite nella rete idrica nazionale (24%), una differenza sostanziale rispetto alla media italiana del 42%. Inoltre, essa detiene il primato in Italia per il minore consumo di suolo (2%), contro una media nazionale del 7%.Un altro aspetto positivo della Valle d’Aosta è la sua posizione leader nella produzione agricola biologica. Nonostante le limitazioni, rappresentate da una quota ancora molto bassa di prodotti biologici (3%) rispetto a quelli convenzionali, la regione sta lavorando per migliorare questa performance.Tuttavia, non tutti i dati sono positivi. Sul fronte dei trasporti, le emissioni pro-capite di gas serra risultano superiori alla media nazionale, indicando l’esigenza di ulteriori interventi per ridurre il consumo energetico e migliorare la qualità dell’aria. Inoltre, sebbene i consumi energetici siano in calo rispetto al passato, essi rimangono ancora tra i più alti nel paese.La Valle d’Aosta è un esempio vivente della necessità di bilanciare l’economia con le esigenze ambientali e sociali. Sebbene ci siano alcune criticità da superare, la regione alpina dimostra di essere in grado di affrontare questi sfide e migliorare la sua performance ambientale nel tempo.