La Valle d’Aosta si conferma quale leader nazionale nella produzione di energia da fonti rinnovabili, attestandosi al 96% dei consumi energetici grazie all’importante contributo della fonte idroelettrica. I dati del monitoraggio Ciro (Climate indicators for italian regions), database realizzato da Italy for Climate in collaborazione con Ispra per il monitoraggio e il confronto delle performance climatiche regionali, evidenziano l’elevata percentuale di edifici nella classe A (18%), una soglia nettamente superiore alla media nazionale del 10%, posizionando la regione alpina ai vertici della classifica italiana. Altri importanti elementi che contribuiscono alle eccellenti prestazioni ambientali della Valle d’Aosta includono il primato in Italia per le più basse perdite della rete idrica (24%) e per il minore consumo di suolo (2%), paragonati alla media nazionale del 42% e del 7% rispettivamente. Sul fronte dell’agricoltura, la regione detiene il primato in Italia per il più basso utilizzo di fertilizzanti mentre il tasso di elettrificazione degli edifici è notevolmente migliorato, aumentando di 14 punti percentuali rispetto alla precedente rilevazione e attestandosi al 36%. Tuttavia, la Valle d’Aosta presenta alcune criticità. La quota di agricoltura biologica è bassa (3%), ben inferiore alle aspettative, mentre le performance del settore dei trasporti sono negative: le emissioni pro-capite di gas serra risultano notevolmente superiori alla media nazionale. I consumi energetici pro-capite rappresentano uno degli elementi più critici, anche se la regione è riuscita a ridurli maggiormente rispetto alle altre regioni italiane negli ultimi 5 anni.