La Via Francigena, un percorso storico emblematico d’Europa che attraversa la penisola italiana da nord a sud con estrema maestà, è stata candidata alla considerazione di patrimonio mondiale dell’Unesco. Quest’istanza ha raggiunto l’apice nella città di Venezia, nell’ambito della quarta edizione del Festival ‘L’Italia delle Regioni’, un evento che riunisce le più alte autorità regionali, provinciali e comunali per celebrare il patrimonio culturale, storico e artistico del nostro paese. Accanto al ministro della Cultura Alessandro Giuli, si sono trovati insieme i presidenti delle Regioni di Toscana, Liguria e Valle d’Aosta – Eugenio Giani, Marco Bucci e Renzo Testolin – e gli assessori regionali del Piemonte, del Lazio, dell’Emilia Romagna e della Lombardia. Il riconoscimento da parte dell’Unesco darebbe un contributo significativo ai progetti volti alla tutela, fruizione e promozione della Via Francigena, consolidando ulteriormente il suo ruolo di crocevia tra i pellegrini, gli amanti del camminare e la popolazione residente. La Regione Piemonte ha assunto un impegno attivo nella valorizzazione dei percorsi storici e nel turismo lento, confermando attraverso questo protocollo il valore della Via Francigena come volano per uno sviluppo sostenibile, una coesione territoriale in grado di portare a fruttificare le differenze culturali e un’identità culturale condivisa.Firmare questo protocollo – ha dichiarato l’assessora regionale Marina Chiarelli – significa credere nel valore della cooperazione tra istituzioni e territori, lavorando insieme per valorizzare percorsi che raccontano la nostra storia, la nostra cultura e il nostro paesaggio. Il Piemonte si è impegnato profondamente nella promozione della Via Francigena e nella rete dei cammini devozionali, considerandola un’opportunità per rafforzare questo impegno, favorire la conoscenza del nostro patrimonio culturale e attrarre nuove forme di turismo rispettoso e consapevole.