La sfida alle elezioni non riguarda soltanto la conquista del potere, ma anche l’obiettivo più ampio e necessario di ricucire il tessuto politico della società, che si è andato a lacerare nel corso degli anni. È questo, in sostanza, il messaggio lanciato da Raimondo Donzel, esponente del movimento Valle d’Aosta Aperta (Vda Aperta), durante la conferenza stampa per illustrare come il suo simbolo sia diventato il punto di incontro non solo per i partiti Adu, Movimento 5 Stelle e Area democratica, ma anche per le più recenti adesioni di Rifondazione comunista e Risorgimento Socialista.Raimondo Donzel ha ribadito con fermezza come la Vda Aperta sia stata capace di creare una vera coalizione politica, basata su obiettivi comuni ben definiti. “Non siamo semplicemente un’aggregazione di forze,” afferma, “ma un’unione forte e determinata su un programma che rappresenta una reale alternativa alle posizioni delle destre.” Il movimento pone al centro della sua azione politica l’esigenza di recuperare i diritti dei lavoratori, attraverso una serie di referendum che hanno il potere di rimettere la questione del lavoro e dei suoi diritti al cuore dell’agenda politica.”La nostra unità a sinistra,” aggiunge Raimondo Donzel, “non si fa sulla pura sommatoria delle forze, ma sul condividere un progetto comune. Per questo ci apprestiamo ad affrontare le elezioni, non solo per le politiche regionali, ma anche per quelle comunali.” La Valle d’Aosta sarà uno dei punti di riferimento di questa azione, soprattutto in vista delle elezioni locali, dove Vda Aperta esprime la sua disponibilità a formare coalizioni aperte ai partner della sinistra, con un’unica condizione: che siano realmente disposte a fare politiche per il bene dei cittadini.Francesco Lucat, rappresentante di Rifondazione comunista all’interno del movimento Valle d’Aosta Aperta, sottolinea la sua convinzione che la convergenza attorno al simbolo Vda Aperta sia stata possibile solo grazie alla condivisione di contenuti politici comuni. “Siamo un gruppo nuovo nella Vda Aperta,” aggiunge, “ma abbiamo deciso di aderirvi perché il progetto è stato definito sulla base degli obiettivi che siamo in grado di sostenere insieme.”La sfida delle elezioni diventa, così, una questione non solo di potere politico, ma anche e soprattutto di costruire una vera alternativa alle posizioni dominanti, basata su principi comuni e disposti a servire il bene della comunità.