24 settembre 2024 – 17:13
Il giudice del tribunale di Roma ha deciso di non procedere con il caso dell’ex sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, e della sua compagna Sabrina Colle, accusati di evasione fiscale. Il critico d’arte doveva pagare circa 715mila euro all’Agenzia delle Entrate, ma è stato scagionato da ogni accusa. I pubblici ministeri avevano richiesto il processo per Sgarbi poiché aveva acquistato un dipinto all’asta nel 2020 facendo passare la compagna come acquirente e utilizzando denaro di terzi per evitare controlli fiscali. Tuttavia, la difesa dell’ex sottosegretario ha dimostrato che non c’erano elementi sufficienti per procedere con l’accusa. Gli avvocati Giampaolo Cicconi e Manuel Varesi hanno difeso con successo Sgarbi, mentre l’avvocato Giuseppe Iannaccone ha rappresentato la posizione della signora Colle. Alla fine, il gup ha stabilito che non vi erano prove concrete per incriminare i due imputati e quindi ha archiviato il caso.