Cinquant’anni di percorso, un mezzo secolo di crescita intellettuale e di radicamento nel tessuto sociale: il Liceo Scientifico Galileo Galilei di Perugia ha celebrato il suo anniversario non come una mera ricorrenza, ma come un’occasione per ripercorrere una storia profondamente intrecciata con l’evoluzione della città.
L’evento, tenutosi all’Auditorium di San Francesco al Prato, ha rappresentato un momento di riflessione e condivisione, illuminando il ruolo cruciale della scuola come motore di progresso civile e culturale.
La dirigente scolastica, Stefania Moretti, ha aperto i lavori con un discorso che ha voluto sottolineare la funzione di pilastro della scuola all’interno della comunità.
Cinquant’anni non sono semplicemente un numero, ma l’accumulo di esperienze, la trasmissione di valori, l’incubazione di talenti, il laboratorio di sogni e ambizioni.
Un patrimonio inestimabile costruito sulla dedizione di insegnanti, personale amministrativo e l’impegno costante di studenti e famiglie.
Il Galilei, in questi anni, ha incarnato l’ideale di una scuola aperta al cambiamento, capace di formare cittadini consapevoli e attivi, pronti ad affrontare le sfide di un mondo in rapida trasformazione.
La vicinanza delle istituzioni locali è stata un elemento costante di supporto.
Marco Pierini, vicesindaco di Perugia, ha espresso il suo plauso per l’impegno del Liceo, sottolineando l’importanza di proseguire il cammino verso l’inclusione e l’innovazione, alimentando la crescita personale di ogni studente.
L’auspicio è che il Galilei continui a essere un luogo di crescita non solo intellettuale, ma anche umana, un ambiente stimolante che favorisca l’esplorazione del potenziale individuale.
Un momento particolarmente significativo è stato il ricordo da parte della consigliera provinciale Francesca Pasquino del ruolo della Provincia come proprietaria dell’edificio di via Manuali.
Questa circostanza assume un valore simbolico ancora maggiore se consideriamo che la scelta di destinare l’area alla costruzione del liceo avvenne nel 1975, anticipando di tre anni la legge di chiusura dei manicomi.
Un atto di profonda lungimiranza che ha permesso di trasformare un luogo precedentemente legato alla sofferenza in un polo di cultura e progresso, restituendo dignità e speranza alla città.
La scelta ha rappresentato una cesura, un cambiamento di paradigma che ha permesso di investire nel futuro, nella conoscenza e nella crescita della comunità.
Il cuore pulsante dell’evento è stato il progetto “Pianeta Galilei”, un’originale e coinvolgente esperienza multimediale realizzata da Mauro Casciari e Michele Bellucci.
Il format ha offerto un viaggio metaforico attraverso il tempo e lo spazio, combinando video, musica e testimonianze generazionali.
Un percorso che ha permesso a studenti, docenti e ospiti di ripercorrere le tappe fondamentali della storia del liceo, condividendo ricordi, emozioni e sogni per il futuro.
Un’occasione per celebrare il passato, rafforzare il senso di appartenenza e guardare avanti con entusiasmo e fiducia.
L’innovativo approccio ha reso l’evento accessibile e stimolante per un pubblico ampio e diversificato, rafforzando il legame tra la scuola e la comunità perugina.






