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martedì 18 Novembre 2025

Abbas Fahdel a Bari: cinema, riflessioni e sguardo sul Libano ferito.

Abbas Fahdel, figura di spicco nel panorama del cinema documentario mondiale, sarà ospite a Bari il 19 novembre, nell’ambito della rassegna ‘Registi fuori dagli ScheRmi’ promossa dall’Apulia Film Commission. L’incontro, che vedrà la proiezione del suo ultimo lavoro “Tales of the wounded land” al cinema Nuovo Splendor (ore 20.45), si preannuncia come un’occasione unica per approfondire la poetica di un autore capace di trascendere la mera cronaca, elevando il documentario a forma d’arte riflessiva e profondamente umana.
“Tales of the wounded land”, coronato con il Pardo d’argento per la miglior regia al prestigioso Festival di Locarno, non è una semplice testimonianza degli eventi che hanno scosso il sud del Libano a partire dal 2024, immediatamente successivi agli accadimenti del 7 ottobre 2023.
Si tratta di un’immersione estetica e intellettuale in un territorio martoriato, un viaggio attraverso le macerie fisiche e morali di una comunità dilaniata.

Fahdel, con la sua esperienza maturata anche in collaborazione con i Cahiers du cinéma, opera una decostruzione delle narrazioni dominanti, offrendo una prospettiva inedita, spesso assente dai resoconti mediatici convenzionali.
Il film si configura come un archivio visivo potente e disturbante, composto da immagini crude e immediate: esplosioni riprese in composizioni innovative, come lo split-screen, che ne amplifica l’impatto emotivo; distese di detriti e calcinacci, simboli tangibili della devastazione; e, soprattutto, la presenza silenziosa dei corpi e delle vite spezzate, inghiottite dal crollo delle abitazioni.

Fahdel, anziché limitarsi a documentare, interroga l’evento traumatico, stimolando una riflessione critica sulle sue cause, sulle sue conseguenze e sulle responsabilità che ne derivano.
L’opera trascende la funzione di reportage bellico, elevandosi a un’indagine filosofica sulla condizione umana di fronte alla violenza e alla distruzione.

L’incontro con il regista, introdotto e moderato da Luigi Abiusi (il Manifesto) e da Giona Nazzaro, direttore del Festival di Locarno, offrirà al pubblico la possibilità di esplorare le scelte estetiche e narrative che hanno reso “Tales of the wounded land” un’opera di straordinaria risonanza, capace di interrogare lo spettatore e di lasciare un segno indelebile nella sua memoria.

Il pubblico sarà invitato a confrontarsi con immagini potenti e a interrogarsi sul ruolo dell’arte nella rappresentazione del dolore e della perdita.

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