Il panorama culturale varesino è appannato da un lutto profondo: la scomparsa di Bambi Lazzati, figura cardine del Premio Chiara e vero motore pulsante della sua crescita.
L’annuncio, diffuso dall’Associazione Amici del Premio, esprime il cordoglio più sentito alla famiglia e a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerla.
Nata a Milano nel 1948, con radici ferraresi custodite con orgoglio, Bambi Lazzati ha scelto Varese come casa, abbracciandone la comunità con un amore profondo e operoso.
La sua formazione, culminata nel diploma all’Accademia di Belle Arti di Brera, ha gettato le basi per una carriera poliedrica che ha saputo coniugare la passione per l’arte con l’impegno civico e culturale.
Insegnante di storia dell’arte e disegno nelle scuole, ha presto esteso il suo raggio d’azione nel campo delle pubbliche relazioni e nella gestione di eventi culturali, collaborando con enti prestigiosi: Regione Lombardia, Comuni di Milano e Varese, Accademia di Brera, Fondazione Mazzotta, gallerie come la Permanente e lo Studio Marconi, D’Ars, Studio Reggiani, il Museo MAGA di Gallarate, il Castello di Masnago, Villa Mirabello, il Museo Butti Viggiù, il Chiostro di Voltorre, Villa Panza del FAI (di cui ha diretto per quattro anni), testimoniando una rete di relazioni intellettuali e artistiche vastissima.
La sua visione curatoriale si è concretizzata in mostre realizzate in collaborazione con alcuni dei più autorevoli critici e artisti del panorama italiano, da Guido Ballo a Gae Aulenti, da Enrico Baj a Martina Corgnati, rivelando un acume e un gusto raffinato.
La sua dedizione all’arte e alla promozione del patrimonio culturale l’ha portata a ricoprire la presidenza dell’Associazione Amici dei Musei di Varese per oltre due decenni, un impegno che si è sublimato nel 1989 con il legame con il Premio Chiara, inizialmente come ufficio stampa, per poi assumere la direzione, diventando la sua anima vibrante.
Grazie alla sua instancabile opera, il Premio Chiara e il Festival ad esso associato si sono elevati a eventi di risonanza nazionale e transfrontaliera, capaci di attrarre personalità di spicco nel mondo della cultura, di scoprire nuovi talenti e di promuovere diverse forme di espressione artistica: narrativa breve, scrittura creativa, fotografia, musica.
Soprattutto, ha offerto ai giovani opportunità concrete di crescita, confronto e visibilità nel complesso ecosistema culturale e letterario.
Ha saputo creare un ponte tra cultura alta e fruizione popolare, un’apertura che ha permesso a un pubblico ampio e diversificato di avvicinarsi all’arte e alla letteratura.
L’Associazione Amici di Piero Chiara, consapevole dell’eredità preziosa lasciata da Bambi Lazzati, si impegna a perpetuarne la visione, continuando il percorso del Premio Chiara con la stessa passione e dedizione.
Progetti, premi, festival, incontri e concorsi rappresentano il filo conduttore di un’eredità culturale che deve essere preservata e ampliata.
La sua eredità intellettuale ci invita a coltivare una cultura inclusiva, permeabile alle contaminazioni, capace di cogliere le sfumature e di abbracciare la complessità del mondo contemporaneo.
I funerali si terranno il 6 dicembre alle 10:45 nella Basilica di San Vittore, un momento di raccoglimento e di commosso saluto a una donna che ha lasciato un segno indelebile nel cuore della comunità varesina e nel panorama culturale italiano.




