La città di Firenze e l’intero panorama giornalistico toscano piangono la perdita di Domenico Mugnaini, figura di spicco nel mondo dell’informazione e uomo di profonda fede, spentosi nella sua abitazione all’età di 65 anni, dopo una lunga e coraggiosa battaglia contro una malattia.
La sua scomparsa, annunciata da Toscana Oggi, segna la fine di una carriera costellata di impegno civile, acume professionale e un’incessante ricerca della verità.
Nato e cresciuto a Firenze, Mugnaini ha intrapreso il suo percorso giornalistico in giovane età, affinando le sue capacità attraverso collaborazioni con importanti testate e agenzie.
La sua esperienza abbraccia un arco temporale significativo, passando da *Il Popolo* negli anni ’80 a *Avvenire*, fino a toccare il praticantato presso *La Gazzetta di Firenze*.
La sua attività è stata arricchita da collaborazioni con l’agenzia Asca e con la Rai, dimostrando una versatilità che lo ha portato a spaziare tra diversi media.
Un periodo cruciale è stato quello trascorso con Cecchi Gori Communications (1993-1999), dove ha guidato la redazione giornalistica di Canale 10, affinando le sue doti di leadership e gestione di team.
La sua sensibilità e la sua capacità di analisi lo hanno portato a occuparsi di temi complessi e delicati, dalla politica all’economia, con un focus particolare sulle vicende bancarie, in primis il caso Monte dei Paschi, che ha seguito con meticolosità fin dagli albori.
Non si è sottratto a indagare sui nodi cruciali della cronaca nera e giudiziaria, affrontando con coraggio e rigore i casi più controversi, come il mistero del mostro di Firenze, la tragica Strage dei Georgofili e il naufragio della Costa Concordia, eventi che hanno profondamente segnato la storia recente del territorio.
La sua competenza e la sua credibilità gli hanno permesso di ricoprire ruoli istituzionali di prestigio.
Dal 2017 al 2025, è stato membro del Consiglio di Amministrazione dell’Opera di Santa Maria del Fiore, contribuendo attivamente alla sua crescita e sviluppo.
Il suo impegno verso la Chiesa fiorentina e il cattolicesimo toscano è stato costante, testimoniato anche dalla cura dell’ufficio stampa per la storica visita di Papa Francesco a Firenze nel 2015, un evento di rilevanza nazionale che ha richiesto un’organizzazione impeccabile e un’efficace comunicazione.
Il suo contributo si è esteso alla Scuola di Arte Sacra, dove ha svolto un ruolo di consulenza, e alla Fisc, la federazione dei settimanali cattolici italiani.
Il recente riconoscimento del premio giornalistico Pirovano-Liverani, conferitogli dal Movimento per la Vita, sottolinea il suo profondo impegno a favore dei valori fondamentali dell’umanità e della difesa della vita.
La cerimonia funebre, che si terrà nella maestosa Cattedrale di Firenze, sarà un momento di commosso cordoglio e di omaggio a un uomo che ha lasciato un segno indelebile nel panorama culturale e religioso della regione, lasciando un vuoto incolmabile tra i suoi colleghi, gli amici e i familiari, in particolare la moglie Barbara e i figli Andrea e Giovanni, a cui si stringe, in questo momento di profonda sofferenza, l’intera comunità fiorentina e toscana.








