Il panorama istituzionale avellinese è destinato a una significativa transizione con il trasferimento del Procuratore Capo, Domenico Airoma, alla guida della Procura di Napoli Nord.
Una decisione che segna un punto di rottura, ma anche una sorta di ritorno alle origini per il magistrato, che in precedenza aveva già svolto un ruolo cruciale come Procuratore Aggiunto nella stessa sede.
La conferma del trasferimento, giunta dalla quinta commissione del Consiglio Superiore della Magistratura, testimonia il riconoscimento del profilo professionale di Airoma e delle sue capacità di leadership.
La unanimità espressa dalla commissione, su proposta del relatore Enrico Aimi, sottolinea l’apprezzamento per la sua carriera e la fiducia riposta nel suo futuro ruolo a Napoli Nord, dove riprende un percorso interrotto nel 2021.
Il Plenum del CSM ratificherà formalmente la decisione nel dicembre imminente, consolidando un processo che coinvolge l’intero sistema giudiziario.
L’assegnazione di Airoma alla Procura Nord di Napoli rappresenta un’occasione per l’apporto di una visione consolidata e di un’esperienza maturata negli anni.
Il suo arrivo segna il passaggio di consegne con il giudice Maria Antonietta Troncone, la cui leadership lascia un’eredità da onorare.
Ad Avellino, la responsabilità di guidare la Procura ricadrà sulle spalle dell’attuale Procuratore Aggiunto, Francesco Raffaele, scelto anch’egli su indicazione del CSM.
La sua nomina rappresenta un’opportunità per garantire continuità operativa e consolidare le strategie già in atto, pur aprendo a possibili nuove interpretazioni e approcci nella gestione delle complesse sfide che la Procura avellinese affronta.
Questo trasferimento, più che una semplice variazione di personale, incarna la mobilità interna che caratterizza il sistema giudiziario, promuovendo la condivisione di competenze e la vitalità delle istituzioni.
L’Avellino giudiziario, di fatto, si prepara ad accogliere un nuovo comandante, mentre Napoli Nord accoglie un leader con una solida conoscenza del territorio e un’esperienza significativa da mettere a disposizione.
Il futuro della giustizia in queste due realtà cruciali del Sud Italia si affaccia, dunque, a un nuovo capitolo, con la promessa di innovazione e continuità.








