Amazon, vittoria storica: retribuzioni festività al centro

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La recente sentenza del Tribunale di Bergamo, emessa a seguito di un ricorso presentato dalla Fit-Cisl, apre un capitolo cruciale per la tutela dei diritti dei lavoratori impiegati nel settore della logistica e del trasporto all’interno di Amazon Italia.
La decisione, che mira a riconoscere l’intera retribuzione dovuta per le festività lavorate, potenzialmente coinvolge un bacino di circa 15.000 dipendenti, rappresentando un precedente significativo per la contrattazione collettiva e la definizione di standard lavorativi equi.
L’impatto diretto della sentenza si estende ai 400 lavoratori di Amazon Italia Transport a Casirate d’Adda, ma le implicazioni a cascata si prospettano di notevole portata.
La Fit-Cisl stima che la decisione possa interessare i 4.000 dipendenti italiani del ramo trasporti, i 1.600 addetti alla logistica di Cividate al Piano e, conseguentemente, gli ulteriori 11.000 colleghi dislocati in tutto il territorio nazionale.

La controversia ruota attorno alla modalità di retribuzione delle festività lavorate.
Fino ad ora, la pratica aziendale prevedeva un trattamento differenziato: ai lavoratori della logistica veniva riconosciuto un compenso pari a 1/26 della retribuzione mensile, integrato da una maggiorazione, mentre ai dipendenti di Amazon Italia Transport era riconosciuta unicamente la maggiorazione, senza la compensazione per le ore effettivamente lavorate.

Questa disparità, considerata dalla Fit-Cisl una violazione dei diritti dei lavoratori, ha portato al ricorso in tribunale.

“Si tratta di una vittoria storica per la Fit Cisl e per tutti i lavoratori di Amazon Italia,” hanno dichiarato Pasquale Salvatore, segretario generale della categoria a Bergamo, e Fabrizio Zanchi, delegato Fit Cisl nei centri di Casirate e Cividate.

La vittoria, ottenuta in solitaria rispetto ad altre sigle sindacali, sottolinea l’importanza di un’azione sindacale proattiva e focalizzata sulla tutela dei diritti fondamentali.

La sentenza rappresenta un punto di svolta non solo in termini economici – con la necessità di ricalcolare retroattivamente le retribuzioni per le festività lavorate – ma anche a livello di principio.

Dimostra la possibilità di ottenere giustizia per i lavoratori anche di fronte a realtà aziendali di grandi dimensioni e complesse, come Amazon.

La collaborazione tra la Fit Cisl, l’Ufficio Vertenze della Cisl e l’avvocato Valentina Ponte è stata determinante per il successo dell’azione legale.

L’esito del ricorso pone ora una forte pressione su Amazon Italia per adeguare le proprie politiche retributive, garantendo un trattamento equo e uniforme per tutti i dipendenti.

Si apre, quindi, una fase cruciale di negoziazione e implementazione delle disposizioni giudiziarie, con la speranza di un miglioramento concreto delle condizioni lavorative per migliaia di persone.

La vicenda sottolinea, inoltre, il ruolo imprescindibile del sindacato come garante dei diritti dei lavoratori e come strumento di pressione per ottenere un cambiamento positivo.