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Ancona: Protesta contro il parcheggio, cittadini chiedono mobilità sostenibile

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Una vibrante assemblea di cittadini ha espresso il proprio dissenso questa mattina in via del Faro, ad Ancona, opponendosi fermamente al progetto di realizzazione di un parcheggio a sostituzione di un preesistente giardino condominiale.

La protesta, che ha visto la partecipazione di circa cinquanta persone, non si è limitata ad una semplice manifestazione di opposizione, ma ha rappresentato un’occasione per sollevare questioni più ampie riguardanti la pianificazione urbana, la mobilità sostenibile e la tutela del patrimonio storico-culturale della città.

All’iniziativa hanno aderito attivamente diverse realtà associative e rappresentanti politici, testimoniando un fronte ampio e diversificato.
Tra questi, esponenti del Consiglio territoriale di partecipazione (Ctp) 1, Legambiente, Italia Nostra, due consiglieri comunali di opposizione – Carlo Pesaresi (Ancona Diamoci del noi) e Francesco Rubini (Altra idea di città) – e attivisti di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs).

La presenza di queste figure e organizzazioni sottolinea la rilevanza dell’evento e l’urgenza percepita dalla comunità.

“Ci troviamo qui, di fronte a questo spazio verde, perché esso incarna una profonda impasse nella gestione della mobilità urbana,” ha dichiarato Valeria Campanella, consigliera del Ctp 1 e curatrice dell’iniziativa.
“Questo luogo non è solo un giardino, ma un simbolo della mancanza di visione e di coraggio nel promuovere alternative alla dipendenza dall’auto.
Assistiamo a un soffocante assedio di automobili, un traffico congestionato, strade inadeguate e una ricchezza monumentale che rischia di essere compromessa dalla mancanza di rispetto per il contesto urbano.

“La proposta di realizzare un parcheggio in sostituzione del giardino, secondo i manifestanti, aggrava una situazione già critica.

Il progetto è visto non come una soluzione, ma come un sintomo di un approccio miope alla pianificazione urbana, che privilegia l’incremento dei posti auto a scapito della qualità della vita, della sicurezza dei pedoni e della tutela del patrimonio storico.
I manifestanti hanno esplicitamente invocato la necessità di una radicale revisione della politica di mobilità della città, suggerendo l’introduzione di una Zona a Traffico Limitato (ZTL) nel centro storico come misura prioritaria.
Questa proposta, lungimirante e orientata alla sostenibilità, mira a ridurre il flusso veicolare, favorire la pedonalizzazione, promuovere l’uso di mezzi pubblici e incentivare forme di mobilità alternativa come la bicicletta e lo scooter elettrico.
Si tratta di un intervento strategico che, secondo i partecipanti alla protesta, è ormai imprescindibile per garantire un futuro più vivibile e sostenibile per Ancona.

La protesta si pone quindi come un invito al Comune ad adottare un approccio più responsabile e partecipativo nella pianificazione urbana, coinvolgendo attivamente la cittadinanza e valorizzando il contributo di esperti e associazioni.
L’obiettivo è quello di trasformare il centro storico di Ancona in un luogo più accessibile, sicuro e attraente, preservandone la sua identità unica e promuovendo un modello di sviluppo urbano che metta al centro la persona e l’ambiente.

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