Rilancio Strategico per il Porto di Ancona: Un Piano Integrato per la Crescita RegionaleUn incontro cruciale ha sancito l’avvio di un percorso di collaborazione sinergica tra la Regione Marche e l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale (Adsp), focalizzato su un ambizioso piano di investimenti volto a modernizzare e ampliare il Porto di Ancona, fulcro nevralgico dell’economia marchigiana.
Questo piano non è semplicemente un insieme di interventi infrastrutturali, ma una strategia integrata per rafforzare la posizione del porto come motore di sviluppo regionale, promuovendo innovazione, sostenibilità e resilienza.
Il piano prevede una serie di interventi chiave, interconnessi per massimizzare l’impatto economico e ambientale.
L’elettrificazione delle banchine, con un investimento di 9 milioni di euro, rappresenta un passo fondamentale verso la riduzione dell’impronta ecologica del porto, migliorando la qualità dell’aria e contribuendo agli obiettivi di decarbonizzazione.
Parallelamente, la realizzazione della banchina 27, unitamente al relativo piazzale di quattro ettari, creerà nuove opportunità per lo sviluppo di attività logistiche e commerciali, potenziando la capacità portuale.
Un focus particolare è posto sullo sviluppo del turismo crocieristico, con il progetto del molo Clementino destinato ad accogliere il nuovo terminal Msc.
La tempestiva consegna della documentazione VIA e VAS al Ministero dell’Ambiente entro novembre 2025 dimostra l’impegno a perseguire uno sviluppo sostenibile, minimizzando l’impatto ambientale e coinvolgendo la comunità locale.
Il nuovo terminal passeggeri/crocieristico alla banchina 15, con un investimento di 7,2 milioni di euro, è pianificato per essere operativo in tempo per la stagione crocieristica 2027, mentre la riorganizzazione delle banchine 19, 20 e 21 faciliterà il trasferimento dei traghetti dal Porto storico, ottimizzando i flussi di traffico.
L’importanza strategica del Porto di Ancona è stata sottolineata dall’Assessore Regionale allo Sviluppo Economico, evidenziando come esso rappresenti un elemento imprescindibile per la crescita regionale.
Questo incontro non è un evento isolato, ma l’inizio di un dialogo continuo e costruttivo con l’Autorità Portuale, finalizzato a valorizzare il porto come volano di crescita, innovazione e sostenibilità.
L’Autorità Portuale, rappresentata dal Presidente Vincenzo Garofalo e dal dirigente Gianluca Pellegrini, ha accolto positivamente l’approccio collaborativo della Regione, ribadendo l’impegno a operare in sinergia per promuovere lo sviluppo delle infrastrutture, dei servizi e del cluster marittimo.
La definizione del nuovo Piano Regolatore Portuale, con l’adozione preliminare prevista per la primavera 2026 e l’approvazione definitiva nei primi mesi del 2027, costituirà la roadmap per il futuro del porto, delineando le priorità di sviluppo e le strategie per affrontare le sfide del mercato.
Ulteriori interventi previsti comprendono il dragaggio dei fondali, cruciale per garantire la navigabilità e l’accoglienza di navi di maggiori dimensioni, e la riqualificazione dell’area ex Tubimar, con l’avvio di bandi per la concessione degli spazi ai cantieri nautici e la demolizione delle strutture danneggiate dall’incendio.
Questa operazione non solo contribuirà a migliorare l’aspetto del porto, ma anche a stimolare la creazione di nuove attività economiche e posti di lavoro nel settore nautico.
Il Porto di Ancona è destinato a diventare un esempio di eccellenza nella gestione portuale, un punto di riferimento per il settore marittimo e un motore di sviluppo per l’intera regione Marche.







