La vasta e impervia area appenninica che segna il confine naturale tra l’Emilia-Romagna e la Liguria è teatro di un’urgente operazione di ricerca e soccorso.
Un uomo di 48 anni è scomparso in una zona boschiva situata tra il passo del Tomarlo e il passo dello Zovallo, un territorio caratterizzato da terreni accidentati, fitta vegetazione e altimetrie variabili che rendono la localizzazione particolarmente complessa.
L’allarme è scattato e ha mobilitato immediatamente il Soccorso Alpino e Speleologico dell’Emilia-Romagna, che ha istituito un campo base strategico a Fontana del Lecca.
Le squadre tecniche, provenienti dalle stazioni monte Orsaro e Alfeo, operano in sinergia, sfruttando le competenze specifiche di ciascuna unità.
Un elemento cruciale nell’azione di ricerca è rappresentato dalla squadra cinofila, il cui fiuto esperto si rivela spesso determinante nel rintracciare tracce sfuggenti e individuare possibili percorsi seguiti dalla persona scomparsa.
Un contributo significativo è fornito anche dai colleghi liguri della stazione Tigullio, che condividono esperienza e risorse in questa operazione transregionale.
La gravità della situazione ha determinato la richiesta di un supporto aereo specializzato.
Un elicottero dell’Aeronautica Militare, proveniente da Cervia, è stato impiegato per l’esecuzione di una ricognizione aerea e, soprattutto, per l’utilizzo del sofisticato sistema Artemis.
Questa tecnologia avanzata consente di geolocalizzare telefoni cellulari, anche in condizioni di assenza di segnale di rete o con il dispositivo in modalità stand-by, fornendo potenzialmente coordinate vitali per l’individuazione dell’uomo.
L’azione di ricerca è coordinata e supportata da una vasta gamma di forze dell’ordine e servizi di emergenza.
I Carabinieri garantiscono la sicurezza del perimetro e contribuiscono alla gestione della logistica.
Un’ambulanza è in attesa, pronta a intervenire in caso di ritrovamento e necessità di assistenza medica.
I Vigili del Fuoco, con la loro esperienza nell’intervento in ambienti difficili, partecipano attivamente alle operazioni di ricerca a terra, superando ostacoli e esplorando aree impervie.
La complessità dell’ambiente e la natura incerta delle circostanze della scomparsa rendono l’intervento un atto di grande professionalità e resilienza, volto a contrastare l’angoscia dell’attesa e a ripristinare la speranza di un lieto fine.






